Bianca Garavaglia e S.O.S. Autismo: il grande cuore della San Marco batte… di corsa

BUSTO ARSIZIO – Si è concluso in anticipo anche il secondo round della San Marco walk & run for others. Dopo i 3500 corsi in favore della onlus bustocca Bianca Garavaglia, gli atleti del leone alato si sono superati di altri mille chilometri per raccogliere fondi per Triade S.O.S Autismo in ricordo di Paolo Moncada, sammarchino stroncato da un male tanto incurabile quanto improvviso pochi anni fa. Il tutto in tre sole settimane, a fronte delle quattro inizialmente previste.

4500 chilometri per combattere l’autismo

Gli ultimi week end dei soci del leone di San Marco hanno fruttato 4490.53 chilometri e 450 euro destinati alle iniziative per i ragazzi dell’associazione Triade S.O.S Autismo. E non è finita qui perché la società bustocca accoglierà ancora le offerte libere da destinare a questi progetti. Dal lato puramente sportivo, per una volta Massi Milani (che in questo periodo però ha fermato il cronometro a 33 minuti sui 10000 metri in pista) non ha primeggiato nonostante la bellezza di 179 chilometri. A racimolare il maggior numero di chilometri è stato Mario Lorenti con 240 (in pratica ha corso una maratona il sabato e una la domenica); prima tra le ragazze Roberta Slanzi con 199. In tripla cifra anche Enzo Durante (155), Giuseppe Misiano (107), Maurizio Naldi (103) e Nives Scampini (101).

650 euro per Bianca Garavaglia

Ai numeri devono poi seguire i fatti. Antonio Apolonio, presidente del sodalizio del Leone di Venezia, ha consegnato di persona, a nome di tutti i suoi atleti, un assegno da 650 euro (la quota base stanziata dalla squadra più altre donazioni anonime) all’associazione Bianca Garavaglia. La onlus bustocca, di contro, ha donato alla San Marco un attestato che certifica che i soldi raccolti saranno utilizzati a favore della pediatria oncologia dell’Istituto Tumori di Milano.

Parola di presidente

Antonio Apolonio (presidente Atletica San Marco): “Sono davvero felice del risultato di queste nostre iniziative. È stato emozionante donare i nostri 450 euro raccolti correndo (a cui abbiamo ne aggiunti altri 200 di contributi volontari) ad un ente così importante. I miei Sammarchini hanno davvero preso a cuore questa iniziativa e i numeri lo dimostrano. Noi siamo fortunati, siamo in salute e possiamo fare quello che ci piace, ovvero correre: è bello che questa nostra passione possa far del bene a chi questa fortuna non ce la può avere”.

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