SOMMA LOMBARDO – Tempi bui per gli araldisti, un’altra professione destinata a essere soppiantata dalle nuove tecnologie. Così almeno accade a Somma Lombardo, dove l’amministrazione comunale dopo soltanto dieci anni dalla nascita del drappo giallorosso ha deciso di cambiare la bandiera della città, affidandosi a un sondaggio su Facebook. Una proposta che fa sobbalzare dalla sedia l’onorevole Matteo Bianchi (Lega): «Ognuno a casa propria fa ciò che vuole, ma io trovo aberrante e raccapricciante che si individui una bandiera di una comunità con un sondaggio».
Finta condivisione democratica
Nel 2008, quando era ancora un semplice assessore a Morazzone, Bianchi non soltanto adottò la bandiera del suo Comune, ma modificò anche lo stemma comunale e il gonfalone. Per farlo si affidò a un esperto di araldica, Marco Foppoli, incaricandolo di redigere uno studio. Una scelta che rifarebbe ancora oggi: «Uno stemma, un gonfalone o una bandiera sono segni distintivi di una paese e come tali devono avere uno studio storico-scientifico dal punto di vista araldico che va ben al di là di qualsiasi sondaggio inutile fatto sui social tanto per avere un po’ di finta condivisione democratica momentanea».
I Visconti si rivolterebbero nella tomba
Prosegue Bianchi: «Immaginatevi se a Milano si mettessero a fare un sondaggio su come contornare il Biscione visconteo o a Roma sulla Lupa. i Visconti o Romolo e Remo si rivolterebbero nella tomba». Secondo il parlamentare leghista, i caratteri distintivi di una Comunità devono sopravvivere ai sindaci del momento, alle mode del momento, agli Stati del momento e rimanere intatti nei secoli come elemento d’orgoglio aggregante di una comunità. Mentre la bandiera “spagnola” sommese, dunque, verrebbe eliminata dopo soltanto dieci anni. Per questo invita il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria, e la sua giunta a un ripensamento: «Prendetevi un ottimo araldista e fate fare a lui, che è meglio del sondaggio».
Bianchi bandiera somma – MALPENSA24