Bianchi reagisce alla lettera sull’ex Caserma: «Galimberti è scorretto»

VARESE – «Un vero atto di scortesia istituzionale». Così Matteo Bianchi, candidato sindaco del centrodestra varesino alle prossime elezioni amministrative, ha definito la lettera che l’attuale sindaco di Varese, Davide Galimberti, ha inviato al Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. La lettera, redatta su carta intestata del comune di Varese, enumera una serie di avvertenze e problematiche relative all’ipotesi di un possibile spostamento degli uffici comunali nell’attuale Caserma Garibaldi di Piazza Repubblica, proposta arrivata nei giorni scorsi da Bianchi.

Ex caserma Garibaldi: fuoco alle polveri

«Mi trovo a fare i conti con l’ennesima scorrettezza dell’attuale sindaco di Varese, nonché candidato del centrosinistra, che, ad una decina di giorni dalle elezioni, utilizza la sua attuale veste istituzionale, coinvolgendo, per giunta, anche altri enti territoriali, per controbattere ad argomentazioni di campagna elettorale. Trasferire parte degli uffici comunali presso la Caserma Garibaldi è un proposito di assoluto buon senso – sottolinea il Bianchi – che ha ricevuto apprezzamento dalla cittadinanza proprio perché sopperisce a tutta una serie di problematiche di significativa importanza. Accentrare gli uffici nelle adiacenze di Piazza Repubblica significherebbe riqualificare una zona della città che ad oggi sconta un forte gap in termini di sicurezza e decoro urbano, con evidenti benefici anche in un’ottica di efficientamento burocratico. Resterebbe salva la destinazione del quinto piano dell’immobile ad Archivio del Moderno. Viceversa, permettere una fruibilità a tutto tondo di Palazzo Estense e del complesso dei giardini, porterebbe sicuramente nuova luce al comparto turistico della città, ad oggi in forte sofferenza. Lungi dal creare un danno di immagine o erariale per Varese, la concretizzazione di questa ipotesi rappresenterebbe senza dubbio nuova linfa per il centro cittadino».

E poi conclude Bianchi: «Nella mia attività politica a Roma e a Bruxelles ho sempre dato primaria importanza ai rapporti di buon vicinato tra la nostra provincia e il Canton Ticino, facendo mie le istanze di migliaia di frontalieri e, al contempo, cercando di conservare quel rapporto privilegiato che lega le due realtà. Questi attacchi da parte di Davide Galimberti non rappresentato quindi null’altro che un’evidente insoddisfazione per quanto realizzato come sindaco di Varese».