Bienate dà l’ultimo saluto a Salvatore Carbone: «Il nostro cuore non batte più»

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BIENATE – I volti segnati delle lacrime, gli occhi fissi verso quella bara con sopra la maglietta dell’Inter, là di fronte a loro, e nella testa i ricordi che si mischiano con le domande. «Perché è successo?». «Come si può morire in questo modo?». Tante, tantissime le persone che oggi pomeriggio si sono ritrovate nella chiesa parrocchiale di Bienate per dare l’ultimo saluto a Salvatore Carbone, il 24enne morto il 27 febbraio dopo essere stato investito da un’auto in via Calvi a Magnago. Dolore e disperazione, ma insieme la consapevolezza che da lassù Salvo, così come lo chiamavano, continuerà a vegliare su ciascuno di loro e a guidarli giorno dopo giorno. Perché anche  se oggi non c’è più, in fondo è come se non se ne fosse mai andato; sempre qui, accanto ai genitori, alla sorella, ai familiari ed agli amici.

I funerali nella chiesa parrocchiale

«Sai che da martedì mattina il mio cuore, quello di mamma e quello di papà hanno smesso di battere assieme al tuo – sono state le parole della sorella Vincente, scritte su una lettera che ha letto durante la funzione – Sai che non pensavo che la vita ci potesse riservare un destino così ingiusto, così infame, da portarci via per sempre e tanto presto un’anima bella come la tua. Sai che non pensavo nemmeno si potesse provare un dolore simile. Sai che la nostra vita non è mai stata sempre semplice, siamo stati messi diverse volte alla prova, ma ci siamo sempre fatti forza l’uno con l’altro, io e te. E alla fine tra me e me pensavo: e ora che non ci sei più? Basterà pensare al duo dolce sorriso e continueremo, anche se lontani, ad affrontare tutte le cose insieme, come abbiamo fatto ogni volta. Aiutami a vegliare su mamma e papà, dovresti incrociare per un attimo i loro sguardi e capiresti che qui hai lasciato un vuoto immenso, che niente e nessuno potrà mai colmare».

«Ci manchi Sa. Buon viaggio amore mio»

Ancora. “Scusami se non sono stata una sorella perfetta e ti rimproveravo spesso, però tu lo sai che io per te avrei voluto sempre e solo il bene. Tu fratello mio, allora, mi raccomando non mi lasciare; ti ho amato con tutta me stessa e non smetterò mai di farlo. Ci manchi Sa, buon viaggio amore mio e mi raccomando non fare guai lassù. Tua per sempre”. Già, per sempre, lo stesso messaggio che hanno voluto pronunciare gli amici e le persone presenti, non a parole però, bensì con un lungo applauso all’uscita del feretro dalla chiesa, accompagnato da una serie di palloncini nero e azzurri lasciati volare verso il cielo. Verso Salvatore.

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