Questa non è la solita storia di un vecchio borgo abbandonato e fatto rivivere da eccentrici artisti, questo è un vero e proprio villaggio tibetano insediato sulle montagne della Val d’Ossola, unico e particolare. Si raggiunge ancora oggi rigorosamente a piedi e, mancando una via di accesso più comoda, negli anni Ottanta era stato ormai abbandonato: si tratta di Bordo, un piccolo villaggio incastonato sulla montagna della Valle Antrona, una valle laterale in corrispondenza della città di Villadossola nella più grande e conosciuta Val d’Ossola.
In questo posto, ormai dimenticato ed invaso da rovi ed erbacce, alcuni giovani buddisti svizzeri e tedeschi trovarono circa trent’anni fa il luogo ideale per insediare la loro comunità: decisero di fermarsi e a poco a poco cominciarono a rendere nuovamente abitabili gli edifici, ristrutturandoli nonostante le difficoltà oggettive, ma con la soddisfazione e la consapevolezza di costruire un destino migliore. La curiosa comunità buddista non fu subito accettata nella valle, i cui abitanti erano comprensibilmente preoccupati da questa strana novità, ma poi le diffidenze culturali cedettero il passo alla confidenza e alla collaborazione, così fu possibile acquistare le case dai proprietari e far crescere la popolazione al punto che fu necessario persino aprire una scuola per gli ormai numerosi bambini che vi abitavano.
Anche se verso la fine degli anni ‘90 la maggior parte dei primi residenti ha fatto ritorno al paese d’origine, lo stile di vita e la missione del luogo è rimasta la stessa: Bordo è rimasto “un luogo per l’allenamento dello spirito, del cuore e della mente, con lo scopo di “portare beneficio a tutti gli esseri”, come sostenevano gli stessi abitanti. Attualmente ci sono una ventina di abitazioni buddiste e poche case ancora “tradizionali”, che non disturbano il senso di quiete e la vocazione alla spiritualità del luogo. Salendo per il sentiero secolare sembra di attraversare un portale spazio-temporale: lasciando la valle alle proprie spalle svanisce il peso della vita quotidiana e si entra nel fantastico villaggio posto in un altro mondo ed in un altro tempo, nel suo cerchio di case con muri e tetti completamente in pietra. Una teleferica trasporta i bagagli di chi si vuole fermare in questa località “in cui la mente si riposa” e dove si vive in semplicità, per riflettere su se stessi ed immergersi nella meditazione buddista. Secondo gli abitanti, sono proprio gli elementi naturali e l’isolamento a risvegliare i sensi come un balsamo per la mente ai giorni nostri troppo sovente inquieta. Un punto di fuga dalla città e dallo stress che può contagiare. Un’idea per una gita fuori porta in queste calde giornate di luglio. Info https://www.bordo.org, www.visitossola.it.
Foto in apertura “Il Budda” di El Caminante – Pixabay, sotto scorci di Bordo (credit bordo.org)