Il mondiale in Russia è partito e noi lo guarderemo dalla Tv, rosicando terribilmente e masticando amaro pensando al nome di Ventura e dei suoi tragicomici moschettieri. Il mondiale è iniziato con un grande, grandissimo favorito, il Brasile. Con la Spagna, alle prese con la scelta assurda di esonerare a due giorni dall’avvio, Lopetegui promesso sposo del Real Madrid, e l’Argentina che non se la passa meglio per via dei problemi penali di Sampaoli, l’avversario più pericoloso per i “Verdeoro” del “Futbol bailado” è probabilmente la Francia. Con la Germania, sempre temibilissima, oltre che campione in carica, terzo incomodo. Per il Brasile che potrà estrarre il freschissimo Neymar dal freezer nel quale si era sistemato, scatenando l’ira dei tifosi parigini, operandosi prima della partita contro il Barcellona in Champions. Un chiaro segnale di come il Brasile stia aspettando questo appuntamento. Dopo la brutta figura di quattro anni fa con la semifinale da incubo contro la Germania (1-7), i brasiliani vorranno dimostrare di meritarsi il titolo con una squadra scintillante, forte fisicamente, esperta il giusto, di caratura internazionale e dal talento strabordante. Beati loro. Squadra completa in ogni reparto. Un fenomenale portiere, Allison, una difesa granitica e zeppa di personalità con Thiago Silva, Marquinos, Miranda, Felipe Luis, Marcelo e Danilo. Centrocampo di caratura mondiale con i cardini del Manchester City (Fernandinho), del Real Madrid (Casemiro) e del Manchester United (Fred ex Shaktar). Mezzali, trequartisti e centrocampisti offensivi di impatto e talento clamoroso: da Willian del Chelsea, Coutinho e Paulinho del Barcellona. In avanti esterni pazzeschi come Douglas Costa, Taison, ma soprattutto Neymar, la stessa assoluta che punta al Pallone d’Oro nell’anno del mondiale. In avanti talento sparso soprattutto con l’asso del Manchester City, Gabriel Jesus e il finalista di Champions League con il Liverpool, Roberto Firmino. Attenzione all’outsider Croazia che potrebbe ripetere l’exploit di Francia98 grazie al talento complessivo diffuso nella rosa. In ballo ho anche una scommessa con i colleghi della redazione: un motivo in più per tifare Brasile.