Arrestato per torture al Beccaria. Già condannato per il garage degli orrori alle Bustecche

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VARESE – Era stato tra i protagonisti di quello che a Varese tutti ricordano con il “processo del garage degli orrori” il 18enne ivoriano arrestato, mercoledì 24 dicembre, per tortura, violenza sessuale e lesioni perché, assieme a due minori, ha inflitto ad un 17enne, che era detenuto con i tre giovani nel carcere minorile Beccaria di Milano, “con crudeltà” gravi “e reiterate violenze” e un “trattamento inumano e degradante”, come riporta l’Ansa.

L’orrore alle Bustecche

Nel 2018 il ragazzo, all’epoca minorenne, per aver seviziato, in concorso con altri giovani e giovanissimi, due coetanei tenuti rinchiusi in un garage alle Bustecche. L’altro ieri il nuovo arresto, per reati molto simili a quelli già contestati a Varese. Il nuovo fatto è accaduto all’interno dell’istituto di pena minorile Beccaria il 7 agosto scorso, quando- il giovane l’ivoriano, tra l’altro poi arrestato ancora ad ottobre in un’inchiesta sulla crew dei trapper Simba La Rue e Baby Gang, era ancora detenuto al Beccaria e da pochi giorni era diventato maggiorenne.

Abusi sessuali e sevizie

Da qui l’ordinanza di custodia in carcere firmata dal gip Guido Salvini, su richiesta del pm Rosaria Stagnaro nelle indagini della Squadra mobile, mentre sui due presunti complici minori procede il Tribunale per i minorenni. La sera del 7 agosto, si legge negli atti, “avvicendandosi nella sorveglianza della porta della cella e nell’inflizione delle sevizie”, dopo aver sorpreso la vittima “nel sonno” durante il cambio turno del personale penitenziario, i tre avrebbero sottoposto il 17enne ad una serie di abusi sessuali, con morsi e anche una sigaretta spenta sul volto. La vittima delle violenze ha messo a verbale che “quanto patito gli aveva fatto riaffiorare alla mente i maltrattamenti subiti durante il viaggio affrontato dalla Libia per raggiungere l’Italia”.

Bodyguard per Simba La Rue

Il gip fa presente che il 18enne, arrivato in Italia quando aveva 12 anni, “è già stato condannato per i reati di rapina, tentata estorsione e minaccia” e fa parte “con il ruolo di gregario violento, della banda di trapper“. E ha dimostrato “una elevata crudeltà nell’usare violenza e nel procurare atroci sofferenze”. Il giovane ha detto solo che lavora nel campo degli eventi musicali e della sicurezza per Simba La Rue.

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