Busto, Accam Lega e Forza Italia trovano l’accordo. Ma il sindaco Antonelli è contro

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BUSTO ARSIZIO – “Evitare il fallimento e chiudere il prima possibile”. Si potrebbe riassumere così l’emendamento della pace su Accam tra Lega e Forza Italia votato ieri, giovedì 15 novembre, in commissione a Palazzo Gilardoni.

E ci sarebbe da essere contenti per la maggioranza ritrovata su un argomento delicato come quello dell’inceneritore. Se non che il sindaco Emanuele Antonelli, coerente fino in fondo alla propria linea, prende la parola, dichiara di essere contrario alla decisione della sua maggioranza, ribadisce che l’impianto è una risorsa che deve andare avanti e (anche se il suo voto non conta in commissione) vota la bocciatura dell’emendamento insieme a Pd e Cinque stelle.

Carte rimescolate

Si sarebbe dovuto votare lo spegnimento al 2027 nel prossimo consiglio comunale. Invece Busto porterà in aula, e molto probabilmente all’assemblea dei soci di Accam, una posizione del tutto originale, che dice che si va avanti a incenerire oltre il 2021, ma che si chiude appena ci sono le condizioni per farlo e prima del 2027. Insomma una sintesi perfetta tra ciò che sostiene Forza Italia (non si può chiudere entro il 2021) e la Lega (chiudere prima del 2027), ma che smentisce in toto la linea che fino a oggi ha dettato il sindaco Antonelli, il quale sostiene addirittura che Accam dove continuare all’infinito a incenerire i rifiuti.

Linea che Antonelli ha sostenuto anche ieri in commissione, non solo a parole intervenendo nel dibattito, ma anche alzando la mano per votare contro la mozione della sua maggioranza. Un gesto simbolico, poiché il suo voto in commissione non viene conteggiato, però molto forte. Tanto che ora in consiglio (ufficialmente) è rimasto l’unico a portare avanti la prosecuzione dell’attività dell’impianto e la ricerca di una progettualità che possa far diventare l’impianto una risorsa.

La posizione del Pd

Anche il Partito democratico gioca una carta che punta a cambiare la logica fino a ora seguita e presenta una mozione in cui si chiede di azzerare ciò che oggi non consente alla società di marciare spedita e ripartire con progettualità di più ampio respiro. I consiglieri piddini, infatti, propongono l’azzeramento dell’attuale cda, la nomina tramite bando pubblico di un amministratore unico di provata competenza, il rifacimento del piano industriale e l’ingresso di un socio privato. Più o meno ciò che ha sempre sostenuto anche Forza Italia, ma che ora deve fare un passo indietro e “camuffare” la propria visione su Accam per allentare il braccio di ferro con la Lega.

Che la questione sarebbe finita così, ovvero con la l’accordo tra i partiti di maggioranza, c’era da aspettarselo. Da giorni le segreteria dei partiti stavano lavorando per far convergere le due posizioni differenti e parallele. La cosa che ha sorpreso tutti è stata la presa di posizione nettamente contraria del sindaco Antonelli. Anche se tra gli azzurri c’è già chi è certo che da qui al consiglio il primo cittadino cambierà idea e voterà a favore.

 

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