AlmaTex, 40mila mascherine già prodotte. E a Busto nasce una filiera

BUSTO ARSIZIO – Mancano mascherine e la AlmaTex srl di Busto Arsizio ha risposto «Noi ci siamo». La ditta, sul mercato da oltre 30 anni per la produzione di bavaglini e spugne, fin dall’inizio dell’emergenza si era messa a disposizione, pronta a riconvertire la produzione proprio per fornire un prodotto diventato introvabile. E ha mantenuto la promessa. Anzi è andata: da quell’idea è nata infatti una vera e propria filiera. Il progetto ora coinvolge parecchie ditte di confezioni della zona.

Da sei a sessanta: il progetto è comune

«Noi siamo in sei – spiega Gabriele Alabardi che con le due sorelle e tre dipendenti aveva dato il via alla produzione – Non avremmo potuto da soli dar corso a una produzione incisiva. A Busto il tessile, però, non è morto. E così il progetto si è allargato, una dopo l’altra sono state coinvolte alcune confezioni che insieme a noi collaborano alla realizzazione delle mascherine. Siamo partiti in sei, oggi oltre 60 persone lavorano per produrre queste mascherine». Alabardi precisa che le mascherine «Non sono un presidio medico chirurgico. Sono mascherine igienizzanti e possono essere lavate. Non abbiamo i macchinari adatti, le nostre vengono tagliate e cucite a mano». Sino a ieri, lunedì 23 marzo, il prodotto non era stato testato o certificato «Seppur particolarmente apprezzato dalle squadre di protezione civile della zona che le stanno già indossando», spiega ancora Alabardi. «Proprio ieri ho portato i campioni necessari per test e analisi al Politecnico di Milano. Entro pochi giorni avremo una scheda specifica sul prodotto in modo che tutte le sue caratteristiche vengano descritte nel modo più chiaro possibile».

Non c’è lucro nel progetto

La produzione nel frattempo va avanti. Due settimane fa AlmaTex ha deciso di riaprire la produzione fermatasi in seguito all’emergenza (chiusi anche i tre punti vendita che restano ovviamente tali) raccogliendo l’appello delle associazioni di categoria che chiedevano agli iscritti di mettersi a disposizione in quanto servivano dispositivi di sicurezza individuali per evitare il più possibile il contagio. Oggi la filiera conta, come detto, circa 60 persone e parecchie realtà imprenditoriali riconducibili al tessile e in poco più di una settimana sono state realizzate tra le 30 e le 40mila mascherine. Le mascherine sono in doppio strato tnt (tessuto non tessuto) e sono acquistabili online «A prezzo di fabbricazione – spiega Alabardi – Nessun lucro, nessuno guadagna nulla, rientriamo praticamente dei costi sostenuti con i fornitori. I test a breve ci diranno il livello di protezione offerto dalle mascherine».

busto almatex mascherine filiera – MALPENSA24