Busto, Antonelli e FdI: «Scuse accettate. Ora lasciate in pace Mario Socrate»

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BUSTO ARSIZIO – «Ha sbagliato, ne ha pagato le conseguenze, si è scusato. Ora lasciatelo in pace». È l’appello che hanno rivolto, a margine della presentazione della Lista Antonelli, il sindaco Emanuele Antonelli e il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Massimiliano Nardi dopo aver incontrato Mario Socrate, il candidato del MoVimento 5 Stelle di Busto Arsizio finito nella bufera per i suoi pesanti insulti social rivolti alla leader del partito della destra italiana Giorgia Meloni.

La visita al parco

Al parco di via Ugo Foscolo, dove prima che scoppiasse il caso era in programma la presentazione della lista M5S, l’ex premier e capo politico del movimento Giuseppe Conte non si è presentato, una visita e un evento annullati in seguito alla bufera sul caso Socrate. Eppure il candidato pentastellato, ripudiato da Conte e dal Movimento, al parco Foscolo c’è andato lo stesso. Ma per incontrare Antonelli e Nardi, da lui contattati nella speranza di mettere una pietra sopra, una volta per tutte, alla vicenda. Il sindaco di Fratelli d’Italia e il presidente del circolo cittadino del partito di Giorgia Meloni hanno accettato di incontrarlo. «Era molto scosso per quanto successo – rivela Antonelli – ma per noi il caso è chiuso. Abbiamo accettato le sue scuse e ci bastano, dopo che Conte ha detto quel che doveva dire, così come anche Maggioni. Ora invitiamo tutti a smetterla di insultarlo e a lasciarlo in pace, sperando che lo lascino alla sua vita e alla sua famiglia». Anche perché, rivela il sindaco, dopo la presa di posizione di Conte e le scuse, «denunce non ce ne saranno».

›«Scuse accettate. Caso chiuso»

Massimiliano Nardi fa sapere di aver concordato questa linea anche con i vertici di Fratelli d’Italia: «Le scuse sono state accettate e per noi sono sufficienti a chiudere definitivamente la questione. E parlo a nome di tutto il partito ma anche della vicesindaco di Gallarate Francesca Caruso, che aveva ricevuto epiteti inaccettabili come Giorgia Meloni e che ha ottrnuto le scuse di questa persona». Fdi non intende minimizzare la gravità degli insulti «reiterati» ma l’eco nazionale del caso ha travolto Mario Socrate. «L’errore lo ha fatto e lo ha ammesso, ora voltiamo pagina. Faremo noi da garanti nei suoi confronti, pronti ad intervenire se la situazione dovesse degenerare, come purtroppo è successo in queste ore». Un appello  che viene allargato a 360 gradi: «I social – rimarca Nardi – vanno utilizzati con attenzione, perché creano problematiche di cui non sempre ci si rende conto. Questa vicenda serva da lezione, a tutti. Ora però abbassiamo, tutti, i toni della campagna elettorale».

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