Il sindaco Antonelli: “Non posso obbligare i bustocchi a mettere soldi per la Pro”

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BUSTO ARSIZIO – «Quella di trovare imprenditori bustocchi disposti a investire soldi nella Pro Patria è una promessa che non posso fare». Il sindaco Emanuele Antonelli è così: essenziale e schietto. Anche quando il copione e l’atmosfera richiederebbero un po’ di melina, una mezza parola buona. Come questa mattina in sala consigliare quando, durante la cerimonia di ringraziamento alla squadra della città, ha dato una risposta inequivocabile a un tifoso che, prendendo la parola ha chiesto alla politica «di impegnarsi a dare un mano alla società e di trovare investitori locali, perché non è possibile che quando c’è da festeggiare la Pro è un bene di tutti, ma quando c’è da mettere mano ai soldi, più nessuno è disponibile».

«Busto e i nostri cittadini sono così – ha ribattuto Antonelli – Non è che questa amministrazione non abbia provato a intavolare il discorso con qualche imprenditori. Anzi. Il fatto è che non abbiamo avuto risposte concrete e mica possiamo “ricattare” i bustocchi e costringerli ad andare allo stadio o chiedere loro di tirar fuori i soldi. Purtroppo oggi è così: è difficile trovare sponsor che investono in queste categorie. Noi facciamo quanto è di nostra competenza, ma non posso fare promesse che poi non posso mantenere».

Piaccia o non piaccia Antonelli non ha fatto altro che raccontare la realtà. Che è poi più o meno la stessa da anni, ovvero: da un lato c’è chi sogna e invoca l’intervento di imprenditori di bustocchi e dall’altro non c’è nessuno pronto a raccogliere l’appello. Appello che ieri ha ribadito anche il senatore Giampiero Rossi, il quale, nell’elogiare per il lavoro fatto il presidente della Pro Patria, ha dichiarato: «Patrizia Testa non è una bustocca nel senso storico della parola. Piuttosto una persona che viene dalla periferia e ha dimostrato di avere a cuore la città e la Pro Patria impegnandosi come avrebbero potuto e dovuto fare certi bustocchi. Credo che ora sia il momento di trovare qualcuno che possa dimostrare di voler star vicino alla Pro Patria e mi auguro che la conquista dello scudetto abbia il valore simbolico di una rinascita di tutta la città».

Insomma nulla di nuovo, l’amore per i tigrotti continua a essere un sentimento “sincero, ma senza soldi”,  anche se la stessa Patrizia Testa ha dichiarato che promozione e scudetto qualcosa ha smosso in termini di nuove sponsorizzazioni.

Della cerimonia di questa mattina in comune resta infine da segnalare l’aneddoto dell’assessore allo Sport Gigi farioli, il quale ha raccontato com’è sbocciato il suo profondo sentimento con la maglia biancoblù. “Galeotta” fu una radiocronaca di Nicolò Carosio, il quale, per descrivere le strisce orizzontale del Celtic di Glasgow citò in diretta nazionale proprio la maglia della Pro Patria.

 

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