Mariella Lotti, la Greta Garbo di Busto: nel centenario l’omaggio della Città e del Sistema Cinema

BUSTO ARSIZIO – Nel centenario della sua nascita, l’omaggio a Mariella Lotti, attrice nata a Busto Arsizio con il nome di Maria Camilla Anna Pianotti, diva del “cinema dei telefoni bianchi” degli anni ’40 conosciuta come “la Greta Garbo” del cinema italiano. Dopo averla ricordata nell’edizione 2018 del BA Film Festival, il Sistema Cinema di Busto Arsizio le dedica una giornata intera, il 17 novembre nella sede dell’ICMA a Villa Calcaterra.

La diva del cinema anni ’40

mariella lotti busto baff«Alta, fascinosa, magra, bionda, altera, contrariamente alle grandi dive del periodo, quasi sempre dotate di un corpo rotondetto». Era una figura “sui generis” per l’epoca, e forse anche a questo deve il suo successo. Mariella Lotti lavorò con i più grandi registi dell’epoca, come Alessandro Blasetti, Camillo Mastrocinque, Mario Bonnard, Alberto Lattuada, Raffaello Matarazzo (ma anche, seppur solo a teatro, Luchino Visconti), al fianco degli attori più famosi di quel periodo, come Amedeo Nazzari, Massimo Girotti e Gino Cervi. Fece scalpore nel “gossip” la sua relazione con il Principe di Romania, poi negli anni ’50 si ritirò dallo schermo, facendo perdere le sue tracce e precipitando nell’oblio. Morta a Parigi nel 2004, è sepolta al cimitero del Verano di Roma.

L’input dell’assessorato alla cultura

manuela maffioli busto assessorePer la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli, l’attrice è stata una sorta di anticipatrice del Sistema Cinema di Busto Arsizio: «Un’artista che, già negli anni ’40, ha contribuito non solo a “esportare” il nome di Busto in campo culturale, ma, nello specifico, in quello cinematografico, facendosi in un certo senso antesignana di un percorso che poi, decenni dopo, avrebbe portato la nostra città, grazie al suo Sistema Cinema, a guadagnarsi il titolo di “Città di Cinema”». Aggiunge Maffioli: «Sono convinta che oggi lei sarebbe fiera della sua Busto così dedita alla Settima Arte».

L’omaggio a Villa Calcaterra

Ecco perché, in occasione del centenario della nascita della diva, nata a Busto Arsizio il 17 novembre 1919, il BA Film Festival e l’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, con il patrocinio del Comune di Busto Arsizio, rendono omaggio a Mariella Lotti, attrice tra le più amate del cinema italiano degli anni ’40, con un pomeriggio interamente dedicato alla sua vita e alla sua carriera. L’appuntamento è per domenica 17 novembre a partire dalle ore 16.00 a Villa Calcaterra, sede dell’Istituto Antonioni, in via Magenta 70. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, con dolci e pasticcini offerti dalla Pasticceria Oscar. Saranno proiettato due film interpretati dalla diva, “Fari nella nebbia” di Gianni Franciolini (1942) e “Nessuno torna indietro” di Alessandro Blasetti (1943). Introdotti da Paolo Castelli, docente ICMA di Storia e linguaggio del cinema, Diego Pisati, critico cinematografico autore di Varese Hollywood, e Paolo Umberto Ferrario, autore del volume “Mariella Lotti, la Garbo del cinema italiano”, di prossima pubblicazione.

La «Cenerentola» bustocca

La diva bustocca era già stata ricordata nell’edizione 2018 del BA Film Festival. La sua, spiega Paolo Castelli, è «una delle vicende più nascoste e rocambolesche di una delle più grandi dive del cinema italiano dei telefoni bianchi e del primo dopoguerra». Per Paolo Umberto Ferrario era «una donna misteriosa che a me piace definire “la Cenerentola bustocca”: da fanciulla molto bella e di umili origini quale era, è divenuta famosa e ha incontrato tre Principi che l’hanno molto amata». Diego Pisati ricorda che «ha pagato un prezzo eccessivo alla sua bellezza e alla sua eleganza».

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