Il gioiello di Busto: la cantina da vini di palazzo Cicogna torna a splendere

BUSTO ARSIZIO – Il vino di Busto è finito da tempo. Da anni. Ma il cuore più antico della città ha custodito la storia agricola per rivelarla ora che la Cantina da vini di palazzo Cicogna è stata restaurata ed è diventata un cameo di bellezza pronta a ospitare eventi, incontri, presentazioni.

La cantina è stata aperta questa mattina in anteprima per la stampa alla presenza degli assessori Manuela Maffioli e Paola Magugliani e dell’architetto Augusto Spada che ha riassunto in maniera efficace cinquecento anni di storia passati sotto la grande volta a mattoni a vista che si apre appena scesi tutti gradini della scala.

Quello della cantina da vini ci palazzo Cicogna è un recupero che valorizzerà sia il museo e le Civiche raccolte d’arte, sia la struttura architettonica. La sola in città recuperata e ora accessibile, ma non l’unica. Proprio l’architetto Spada, infatti, spiega che «una seconda cantina, coeva a questa, si trova nella casa Bossi Canavesi, ovvero quello che tutti chiamano Conventino».

Ma restando “sotto” palazzo Cicogna, tra reperti che testimoniano che questo luogo ha ospitato tini, botti, uve e vini, gli assessori Maffioli alla Cultura e Magugliani al Marketing spiegano come questo recupero sia frutto di una sinergia di maggioranza. La catena amministrativa, infatti, ha così funzionato: in principio Maffioli che, saputo dell’esistenza di questo luogo nel patrimonio immobiliare del Comune, ha avuto l’intuito di cosa avrebbe potuto diventare questo piccolo grande spazio; in seconda battuta Magugliani, che con l’ufficio attrazione risorse è riuscita a vincere un bando che permette di coprire la metà dei 40 mila euro serviti per la riqualificazione e infine il sindaco Antonelli che, avendo la delega ai Lavori pubblici, di fatto è stato il braccio operativo dei lavori.

«Questo cantina è il cuore del museo ma anche della Busto – ha dichiarato Manuela Maffioli – Qui si trova il più antico nucleo della città per quanto riguarda gli insediamenti civili. E’ un luogo di storia e di cultura che era importante riportare in vita e che ospiterà occasioni culturali ma non solo».

Paola Magugliani invece ha cucito il fil rouge tra la cantina che rappresenta il passato e il moderno, ovvero la piazza Vittorio Emanuele appena inaugurata e il resto del centro cittadino: «Questo spazio potrà anche accogliere eventi strettamente collegati alla nuova piazza , in un’area che sarà sempre più animata e ricca di occasioni. Segnalo anche che dall’anno prossimo la cantina potrà essere affittata ai privati per i loro eventi».

Occorre poi ricordare che palazzo Cicogna è da poco entrato nel novero delle location comunali in cui si possono celebrare i matrimoni civili, la cantina potrebbe quindi rappresentare un ulteriore valore aggiunto per uno spazio di per sé già molto affascinante.

Presentata oggi in anteprima, la cantina domani, venerdì 30 novembre alle 17.30, ospiterà il primo evento. A tenerla a battesimo sarà l’associazione B300 che propone una mostra di reperti della produzione del vino messi a disposizione dell’Antica Distilleria Pellegatta.

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