Le vittime di Dentix vanno al contrattacco: a Busto nasce il comitato

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BUSTO ARSIZIO – C’è l’anziano che per pagare il finanziamento si era indebitato un pezzo di pensione. «Alla riapertura, dopo il lockdown, ho subito telefonato. Il lavoro era già iniziato (si parla di una dentiera ndr). Ero certo che mi avrebbero detto che era tutto pronto. Che avrei finalmente completato il lavoro». Il telefono della clinica bustese della low cost odontoiatrica è rimasto muto. Per lui come per tutti gli altri. «Ho un finanziamento da circa 5mila euro – spiega Silvia, altra ex paziente Dentix che si è rivolta a Confconsumatori Varese – Ne ho pagati circa mille. Il lavoro è stato iniziato e mai completato. Ho smesso di pagare le rate del finanziamento visto che non sto ricevendo le prestazioni. E non pagherò più». Stesso discorso per Paolo. Il suo lavoro è a metà. C’è chi durante il lockdown ha perso il lavoro o è rimasto senza stipendio ritrovandosi a dover pagare per interventi sanitari mai eseguiti. La rabbia è comprensibile.

Il calvario degli ex pazienti

C’erano quasi tutti oggi, martedì 28 luglio, al parco del Museo del Tessile di Busto i 150 ex clienti della low cost che in provincia di Varese e nell’Alto Milanese ha sedi a Busto, Gallarate, Saronno e Legnano, che si sono rivolti a Confconsumatori Varese «Per far valere i loro diritti. Non chiedono nulla di più – spiega la presidente Mariella MeucciAbbiamo fatto 150 messe in mora nei confronti di Dentix e delle tre finanziarie alle quali la low cost si appoggiava. Oggi diamo anche vita al comitato anti Dentix che, nel caso, ci consentirà di fare sit in e organizzare altre forme di protesta qualora si rendesse necessario». Obbiettivo è ovviamente fare in modo che chi ha già pagato senza ottenere la prestazione saldata si veda restituire i soldi e che chi sta pagando rate mensili senza a sua volta veder eseguiti gli interventi concordati non paghi più. Di fatto nessuno sta più versando le rate mensili alle finanziarie. Meucci aveva annunciato anche, qualora si rendesse necessario, un esposto collettivo in procura a Busto.

Nasce il comitato anti Dentix

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Stando a quanto testimoniato oggi le finanziarie non si stanno arrendendo. «Chiamano o mandano messaggi». A una delle presenti è stato proposto di ultimare il lavoro (si tratta di un ultimo passaggio) già completamente pagato in un altro studio dentistico mantenendo il finanziamento. «Abbiamo chiesto a Dentix tutte le cartelle cliniche di chi si è rivolto a noi – spiega Meucci, con accanto il consulente medico e il consulente legale di Confconsumatori pronti a rispondere alle domande dei presenti – Abbiamo contattato vari studi dentistici e alla fine abbiamo scelto lo Studio Toia di Busto Arsizio, con professionisti seri subito coinvolti umanamente nella vicenda. Con loro abbiamo sottoscritto un protocollo che ci consentirà di monitorare la situazione. Chi si è rivolto a noi potrà, qualora lo volesse, rivolgersi allo studio per il completamento del lavoro. A costi anche inferiori a quelli di Dentix. Il punto adesso è fare in modo che i soldi pagati per la mancata prestazione vengano restituiti». Presenti anche il sindaco di Busto Emanuele Antonelli (il Comune ha concesso in uso gratuito l’utilizzo del Tessile per la riunione) e il vicesindaco di Gallarate Francesca Caruso. «A tutti voi esprimo la massima vicinanza. Come Comune purtroppo non possiamo intervenire direttamente, ma tutto ciò che potremo fare per sostenervi lo faremo». Stessa disponibilità per Caruso: «Il mio impegno mira a far sì che chi si approfitta della buona fede degli altri, soprattutto su questioni sanitarie, venga messo di fronte alle proprie responsabilità. E non possa farlo più».

Busto, caso Dentix: «Esposto collettivo in procura. E un comitato delle vittime»

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