Busto commemora i deportati della Comerio. Con i ragazzi del liceo artistico

BUSTO ARSIZIO – Commemorazione «singolare», ma non per questo meno sentita, per il 77esimo anniversario della deportazione dei membri della commissione interna della Comerio Ercole da parte del regime nazifascista. Protagonisti i ragazzi del liceo artistico-musicale Candiani-Bausch: la cerimonia, inevitabilmente a distanza per le restrizioni Covid, si è “trasferita” in streaming, sulla web radio del liceo Radio Art, dopo la tradizionale posa delle corone di fiori alla lapide del parco Comerio di via Magenta, alla presenza delle sole autorità.

L’omaggio ai Caduti

Nel parco dove allora sorgeva l’azienda, si è tenuto l’omaggio ai Caduti, alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli, del presidente del consiglio comunale Valerio Mariani e dei rappresentanti della famiglia Comerio, delle Rsu della Comerio Ercole, dell’associazione Noi della Comerio Ercole, di Anpi Busto, del Raggruppamento Patrioti Alfredo Di Dio e dell’associazione Caduti e Dispersi in Guerra. Il silenzio è stato spezzato solo dall’urlo “presente” all’appello delle vittime della tragedia che si consumò il 10 gennaio 1944 e dal suono del trombettiere.

La commemorazione sul web

Su Radio Art gli studenti del Candiani-Bausch, coordinati dal professor Enrico Barbagli hanno intervistato il prigioniero di guerra deportato Mario Cristina e hanno inframezzato gli interventi istituzionali con dei brani musicali, tra cui Schindler’s List e Lili Marleen. È «il quinto anno» che il liceo artistico bustocco viene coinvolto nella commemorazione, come ha ricordato la prof. Valentina Cosco. In passato i ragazzi avevano realizzato i pannelli informativi e il murales dietro alla lapide al parco Comerio.

I discorsi delle autorità

«A noi adulti spetta il dovere morale di continuare a passare il testimone e formare buone sentinelle, anche con momenti come questo» le parole del sindaco Emanuele Antonelli. La memoria, aggiunge l’assessore all’educazione Gigi Farioli, è stata «rideclinata rendendo protagoniste le nuove generazioni che non hanno avuto l’opportunità della testimonianza diretta di chi ha vissuto quei momenti. Per impedire che ciò che è avvenuto in passato possa riproporsi in forme diverse».

L’impegno dell’azienda

L’imprenditore Riccardo Comerio, titolare della Comerio Ercole Spa che oggi ha oltre 200 dipendenti ed esporta più del 90% del suo prodotto all’estero, rivendica l’attenzione che la sua azienda ha sempre rivolto alla memoria di quella vicenda che è stata «una delle più brutte pagine della nostra storia contemporanea». E che in passato ha visto come ospiti d’eccezione figure come l’attuale senatrice a vita Liliana Segre. «Siamo sempre più convinti che il futuro si basi sul passato – sottolinea Comerio – oggi l’avversario non è fisico e non si può distruggerlo con le armi tradizionali».

Lo sguardo al presente

Inevitabili i riferimenti al presente e a quella che la presidente dell’associazione “Noi della Comerio Ercole 1885” Annalisa Mineve ha definito come una «guerra contro un nemico invisibile», la pandemia Covid. Che, rimarca il presidente dell’ANPI di Busto Arsizio Liberto Losa, richiede di essere «uniti e coesi nello sforzo della ripresa, come lo fu l’Italia dal 1945 quando si edificò il nuovo Stato democratico». Ecco perché la commemorazione, che «è diventata un momento cittadino di assoluto rilievo», serve anche a «guardare anche ai problemi attuali con una prospettiva rivolta al futuro».

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