Busto, i dipendenti di Accam contro i Cinque stelle: “Vogliamo rispetto”

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BUSTO ARSIZIO – «Siamo lavoratori, crediamo in quello che facciamo e chiediamo rispetto. Basta demagogia e falsità su Accam». Lo scrivono i 22 dipendenti del termovalorizzatore di Borsano, i quali si rivolgono a tutti i rappresentanti politici nazionali, regionali e comunali del Movimento Cinque stelle. La lettera è stata inviata ai portavoce nazionali grillini, agli onorevoli Niccolò Invidia e Riccardo Olgiati, ai consiglieri Emanuele Brunini di Magnago,
Edi Camillo di Nerviano, Fabrizio Poncato di Fagnano Olona e Christian Vitali di Parabiago. Ma non ai due consiglieri pentastellati di Busto Luigi Genoni e Claudia Cerini. Mistero o dimenticanza? Mah.

«La ricostruzione dei fatti che i Cinque stelle hanno dato sulla società Accam è a dir poco infamante, anche nei confronti del nostro operato», si legge nella lettera. «Fino a prova contraria, Accam ha permesso alle amministrazioni comunali del territorio di garantire il beneficio del servizio di ritiro e gestione dei rifiuti, e ha sempre ottemperato al rispetto della qualità e dell’ambiente, come i dati ufficiali, che sono pubblici, dimostrano. Ci reputiamo persone attente e dotate di raziocinio e non possiamo più accettare questo tipo di trattamento».

Non siamo privilegiati

Insomma chi lavora all’impianto di Borsano non ci sta a fare la parte dell’agnello da sacrificare sull’altare della retorica e della propaganda politica: «Siamo i 22 dipendenti, 11 donne e 11 uomini, madri e padri di famiglia. Siamo coloro che secondo i vostri le dichiarazioni dei Cinque stelle fatte alla stampa starebbero usufruendo del “privilegio” dell’allungamento della vita della Società con la quale abbiamo in essere un contratto a tempo indeterminato e in cui crediamo fermamente in termini di valore sociale che offre al nostro territorio. Vi chiediamo, come già più volte ribadito, di informarvi e di avere contezza delle dichiarazioni che fate in pubblico».

Parole polemiche anche nei confronti dei «comitati del “No” ai quali i grillini danno sostegno. E ciò ci fa pensare che del nostro lavoro e del nostro futuro a loro non importa nulla. Evidentemente l’obiettivo della loro azione politica è solo demagogico. Ne è riprova anche la loro continua mancanza di espressione durante le votazioni nelle sedi competenti».

Pensate a Roma

«Se l’obiettivo dei Cinque stelle è quello di creare una situazione di emergenza come è accaduto a Roma, noi non ci stiamo. E se anche questa volta l’intenzione è di dire che la colpa è di chi c’era prima, ricordiamo che dopo 2 anni la situazione non è migliorata. E ancora di più ci fa rabbia che alcuni dei sindaci e amministratori dei nostri comuni soci non esprimano alcun pensiero rivolto alla nostra condizione. Anzi danno adito alla scia delle loro dichiarazioni, scordandosi di essere stati loro a stabilire la fine della loro società come scelta meramente politica, priva di alcun supporto. Chiediamo quindi ai nostri concittadini di non sostenere il disegno dei Cinque stelle, ma di chiedere ai propri rappresentanti nelle diverse amministrazioni comunali di lavorare seriamente per il bene pubblico. Sia in termini economici, sia di qualità dei servizi e dell’ambiente».

Infine la lettera si conclude con una riflessione in caso di chiusura: «Bisognerebbe spiegare alla gente che cosa succederà veramente in termini di impatto ambientale ed economico nel momento in cui il termovalorizzatore Accam dovesse essere spento e non si trovasse un’alternativa sostenibile dal punto di vista tecnico ed economico per la gestione dei rifiuti».

 

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