Busto, egiziano cerca di saltare la fila: rissa sfiorata in ospedale

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BUSTO ARSIZIO – L’esame costa troppo e lui vuole anche saltare la coda. Rissa sfiorata questa mattina al centro prelievi dell’ospedale di Busto Arsizio. Protagonista un egiziano, naturalizzato come cittadino italiano, che avrebbe anche proferito parole poco lusinghiere nei confronti del servizio pubblico: «In Italia gli ospedali fanno schifo. Fa schifo tutto». Alla fine per sedare il violento litigio sono dovuti intervenire gli agenti della polizia di Stato e i carabinieri. L’egiziano furioso rischia adesso una denuncia procedibile a querela di parte.

«I servizi in Italia fanno schifo»

Il fatto è avvenuto poco prima delle 8 di oggi, giovedì 4 ottobre. L’uomo, un quarantacinquenne, è arrivato al centro prelievi accompagnando la figlia, minorenne, per un esame. Ha trovato coda, come sempre accade in questi casi, visto che ogni giorno in molti hanno necessità di ricorrere alle cure ospedaliere. Con lui in attesa c’erano soprattutto donne, bambini e persone anziane. Il quarantacinquenne avrebbe atteso per pochi istanti. Poi avrebbe dato il via alla sfuriata. Ad alta voce, quasi urlando in modo rabbioso, avrebbe prima sottolineato il costo dell’esame al quale la figlia doveva sottoporsi. Poi, in un crescendo, furioso per la coda che tutti, va detto, stavano pazientemente rispettando, avrebbe sbottato contro il sistema sanitario italiano. E contro l’Italia in generale definendo il nostro un Paese dalle caratteristiche decisamente inospitali, per dirla gentilmente. A quel punto un altro degli utenti in attesa ha perso la pazienza. e ha reagito. Più che altro contro gli insulti all’Italia e al popolo italiano del quale (va detto anche questo) l’egiziano fa parte essendo naturalizzato. Ne è nata una lite dalla forte carica di aggressività. Tra i due sono volati insulti di ogni genere, dal “tornatene a casa tua” a “l’Italia è un Paese assurdo”, sino a quando non sono partiti gli spintoni. Tra i due litiganti stava per nascere un pestaggio fermato dalla chiamata al 112 che ha visto arrivare sul posto in pochi istanti una volante della polizia di Stato e una pattuglia dei carabinieri.

Allarme di medici e infermieri: serve più sicurezza

Gli animi, alla vista delle divise, si sono calmati. Ma gli utenti che hanno assistito alla scena si sono sfogati sui social: c’è chi dà contro all’egiziano «Le file si rispettano. Lo stavamo facendo tutti» e chi in generale manifesta un certo malessere: «L’accaduto ha allungato i già snervanti tempi di attesa».

Al momento sono in fase di valutazione quali provvedimenti prendere: gli inquirenti non possono agire d’ufficio, si attendono quindi le querele di parte. L’accaduto, però, riporta l’attenzione su un tema molto dibattuto in questi giorni. Ovvero la sicurezza negli ospedali. Episodi di violenza sono stati registrati in modo sempre più frequente. Gli stessi testimoni della rissa sfiorata questa mattina parlano di un episodio analogo registrato sempre al centro prelievi di Busto il giorno prima. Qualcuno commenta: «Stiamo diventando pazzi».

Ma di fatto sono medici e infermieri a denunciare una situazione di aggressività tra i pazienti e i familiari sempre più in crescita. Tanto che a inizio settembre si è tenuto un incontro con il Prefetto di Varese per trovare soluzioni da mettere in campo in merito all’ordine e della sicurezza negli ospedali.

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