Violenza negli ospedali, subito un presidio permanente di polizia a Busto Arsizio

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VARESE – Un presidio permanente di polizia all’ospedale di Busto Arsizio e un tavolo di lavoro per monitorare e mettere in campo soluzioni contro i frequenti episodi di violenza fisica e verbale nei confronti del personale medico e infermieristico da parte dei pazienti e dei loro parenti accompagnatori. Sono questi i principali temi discussi questa mattina, mercoledì 12 settembre, nel corso di una riunione che si è tenuta in prefettura a Varese.

All’incontro erano presenti, oltre al prefetto di Varese Enrico Ricci, anche il direttore generale dell’Ats Insubria Paola Lattuada, il direttore generale dellìAsst Sette Laghi Callisto Bravi, il direttore generale dell’Asst Valle Olona Giuseppe Brazzoli. Oggetto principale della riunione, la problematica della violenza con cui spesso gli operatori sanitari si trovano a dover affrontare. Una criticità per altro sollevata e segnalata anche dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori, i quali a tal proposito avevano chiesto di poter incontrare il prefetto.

Aumentano le aggressioni al personale

Quello delle aggressioni, fisiche e verbali, molte delle quali si registrano all’interno dei presidi di prima emergenza come il pronto soccorso degli ospedali della provincia è un fenomeno che soprattutto nell’ultimo periodo ha registrato un incremento di casi, come di recente è accaduto a Sarono e Gallarate. Situazioni davvero spiacevoli, oltre che pericolose, davanti alle quali spesso il personale sanitario non sa come intervenire anche a tutela della propria incolumità. A far scattare le reazioni violenti sono spesso i tempi di attesa e i modi di assistenza non condivisi da utenti e parenti, i quali sfogano la propria rabbia e frustrazione contro chi in quel momento è lì per assisterli.
E’ questa una problematica riconducibile anche alla libertà di accesso agli ospedali, la quale deve essere necessariamente garantita a tutti.

Nell’incontro poi si è anche parlato della presenza dei senza tetto che vivono ai margini della società e che spesso trovano negli ospedali, soprattutto la notte, un tetto sotto il quale “rifugiarsi”. Certamente un nodo da risolvere, anche se nella riunione è stato evidenziato che questa presenza non ha mai dato vita a episodi di violenza. Da ricordare che, per quanto riguarda i clochard nell’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate, è stata presentata e discussa, martedì 11, un’interrogazione in consiglio regionale. L’ha firmata Giacomo Cosentino (Lista Fontana) al quale ha risposto l’assessore al Welfare Giulio Gallera  (“I senza tetto sono presenti in molti nosocomi lombardi”).

Lavoro congiunto tra Asst e forze dell’ordine

La prima azione che si è deciso di mettere in campo durante la riunione in prefettura è la costituzione di un tavolo permanente di lavoro congiunto. Iniziativa che vedrà coinvolte sia le forze dell’ordine, sia le aziende sanitarie. L’obiettivo è monitorare con maggior puntualità la situazione i casi che si registrano, ma anche di prevenire, intervenire e ridurre al minimo che tutto ciò possa accadere.

Non solo. Questa mattina sono state anche messe sul tavolo una serie di azioni concrete per cercare di migliorare la situazione. Si va dalla formazione del personale sanitario, così da mettere gli operatori nelle condizioni di poter fronteggiare sul nascere tali criticità, all’ottimizzazione della gestione del sistema complessivo di accesso alle strutture ospedaliere. Si sta anche mettendo a punto un sistema di comunicazione diretta tra gli ospedali e le forze di polizia per la gestione degli interventi repressivi in caso di episodi gravi. Infine è alla studio anche la possibilità di potenziare ancor di più i sistemi di video sorveglianza. Ma il vero nodo da sciogliere riguarda anche  e soprattutto la carenza degli organici medici e paramedici, problema nel problema che, evidentemente, esula dalle competenze della prefettura e riporta a responsabilità istituzionali e politiche, nodo che contribuisce molto alle tensioni che si registrano tra gli utenti, fino a degenerare in episodi di violenza.

Violenza ospedali prefettura – MALPENSA24