Busto, è Licia Maglietta la nuova direttrice dell’Icma. «Sul palco con i giovani»

Licia Maglietta

BUSTO ARSIZIO – Cambio al vertice dell’Istituto cinematografico Michelangelo Antonioni di Busto Arsizio. Per l’anno accademico 2020-2021 sarà Licia Maglietta la nuova direttrice didattica dell’Academy con sede a Villa Calcaterra.

Il fiore all’occhiello dell’Icma

L’attrice, nominata dal consiglio di amministrazione dell’Istituto, ha ricevuto ufficialmente l’incarico ieri, martedì 22 settembre, dal presidente Alessandro Munari. La decisione di scegliere un’artista talentuosa e poliedrica, impegnata sul palcoscenico, nelle produzioni cinematografiche e nelle serie televisive, risponde all’esigenza di aggiungere un elemento importante al percorso di crescita costante dell’Istituto.

Dobbiamo aiutare i giovani

«Ringrazio di cuore per avermi dato questa possibilità», ha esordito la neo direttrice. «Era tempo che mi chiedevo quale ruolo noi attori e registi, e in generale la cultura, avremmo dovuto avere nei confronti delle generazioni future. Perché rischiamo di far crescere una distanza tra i giovani e noi. Che abbiamo avuto la fortuna di aver vissuto anni felici, malgrado tutte le difficoltà e le sconfitte che hanno sempre accompagnato questi mestieri. Ma adesso? I problemi e le difficoltà sono diventati molto pesanti e sono sulle spalle dei giovani. E ora che la fatica è maggiore, la mia generazione ha una grande responsabilità».

Pronti per andare in scena

Ecco che Licia Maglietta metterà la sua esperienza a disposizione degli studenti, cercando di mettere a fuoco le relazioni, il significato e il lavoro tra attori e registi, e soprattutto provare ad intuire l’incessante avventura alla base di questo mestiere: «Andiamo in scena ? Ce la facciamo?». Nonostante il periodo di difficoltà derivante dall’emergenza sanitaria, la direttrice ha concluso il suo intervento con parole di speranza: «Scopriremo modi nuovi per andare avanti, scaturiranno nuove domande, ma forse questa condizione porterà una sferzata di energia».

Un’artista a tutto tondo

Licia Maglietta nasce a Napoli e già prima della laurea in architettura, studia con Eugenio Barba e Jerzy Grotowski e segue seminari di teatro con maestri internazionali. È socia fondatrice del gruppo teatrale Falso Movimento e dal 1981 al 1993 è in tournée con spettacoli di Mario Martone in tutto il mondo. Il gruppo diventa poi Teatri Uniti di cui è ancora socia. Qualche anno dopo Carlo Cecchi la dirige in “La locandiera” (1993), “Leonce e Lena” (1994) e ancora nel “Tartufo” (2007). Ritorna alle sue regie a teatro con “Febbre Gialla”, “Insulti al Pubblico” (metà anni ’80) e con “Delirio amoroso” (1994) – nato dall’incontro con la poetessa Alda Merini – che gira nei teatri italiani ed esteri per circa dieci anni.

Che si aggiudica il David di Donatello

Negli anni novanta è interprete in “Morte di un matematico napoletano” (1992). Inoltre, vince il premio David di Donatello 2000 come miglior attrice protagonista per “Pane e Tulipani” e numerosi premi internazionali. A teatro, in questi stessi anni, mette in scena più di dieci spettacoli di cui firma regia, scene e drammaturgia. Nel 2004 il Presidente Ciampi le conferisce il titolo di Cavaliere della Repubblica per Meriti Artistici.

Dal 2015 al 2017 gira per la televisione la fiction “Tutto può succedere”. Suo spettacolo, andato in scena nel giugno 2017 al Napoli Teatro Festival è “Amati Enigmi” dal racconto della scrittrice napoletana Clotilde Marghieri, in tour per tutto l’anno. Nel 2018 gira con Tony Saccucci il documentario “Prima Donna” sulla cantante lirica Emma Carelli. A giugno del 2019 debutta con “Sta nella mente spaventata un mare” dalle poesie inedite di Anna Maria Ortese.

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