BUSTO ARSIZIO – Esercito in campo a Busto Arsizio: militari e carabinieri stanno effettuando posti di blocco serrattissimi su tutte le principali vie d’ingresso e di uscita dalla città e non solo. Ogni mezzo in transito viene fermato e controllato al fine di verificare che ogni spostamento sia tra quelli autorizzati dal Dpcm firmato ieri, domenica 22 marzo, dal premier Giuseppe Conte.
Controllati tutti i mezzi in transito
Decreto che stringe ulteriormente le maglie su divieti e limitazioni finalizzati a contrastare la diffusione del contagio da Covid-19. Da oggi si fermano altre categorie produttive (studi professionali compresi) e si limitano ulteriormente gli spostamenti dei cittadini. Vietato uscire dal proprio comune di residenza salvo comprovate improrogabili necessità legate a ragioni lavorative o di salute. La spesa dovrà essere fatta nei negozi o nei supermercati più vicini al luogo di residenza. Ci si può spostare in altro comune se in quello di residenza non sono presenti supermercati, alimentari o punti vendita di altri generi di prima necessità. L’appello è sempre lo stesso: massimo una spesa a settimana, fatta da un solo componente per nucleo famigliare, utilizzando i dispositivi di protezione individuale (guanti e mascherine).
A Busto 57 casi conclamati
A Busto sono 57 i casi conclamati di contagio da Coronavirus, anche se il sospetto, palesato anche a livello nazionale dalla comunità scientifica, è che i numeri effettivi possano essere più alti. Il tampone di controllo, infatti, viene effettuato soltanto sui pazienti ospedalizzati. Busto sta rispondendo bene, a quanto pare, alla nuova stretta: nella mattinata di oggi, lunedì 23 marzo, il centro cittadino era praticamente semi deserto. Fioccano le denunce per i trasgressori: i controlli stanno diventando via via sempre più stretti. Ieri, domenica 22 marzo, i carabinieri del comando provinciale di Varese hanno denunciato 89 persone su tutto il territorio di competenza.