Busto, il tavolo dei giovani fa litigare la maggioranza. Forza Italia “boccia” Cerana

BUSTO ARSIZIO – Il tavolo dei giovani si è arenato, e in consiglio comunale l’assessore alle politiche giovanili Daniela Cerana finisce nel mirino dell’opposizione, ma anche di una parte della maggioranza. Lei “boccia” i giovani, segnalati dalle liste presenti alle ultime elezioni: «Sto aspettando progetti da discutere per riconvocare il tavolo». Ma dal capogruppo di Forza Italia Orazio Tallarida arriva la stroncatura: «Basterebbe fare “mea culpa” per ridare vita al tavolo».

Il tavolo

Rischia di diventare un caso politico il «tavolo di consultazione» sulle politiche giovanili, varato dall’assessore alla partita Cinzia Daniela Cerana all’indomani dell’insediamento con la nuova delega. Il problema, sollevato dai gruppi di opposizione con una interrogazione a prima firma Emanuele Fiore (Popolo Riforme e Libertà), è che «il tavolo non è più stato convocato da dicembre 2021». Si è di fatto arenato dopo i primi quattro incontri.

Le risposte dell’assessore

Il motivo lo ha spiegato lo stesso assessore Cerana (nella foto): «Era nato per coinvolgere i giovani, eletti e non eletti, che si erano proposti alle ultime elezioni, e promuovere la loro partecipazione attiva, con l’intento poi di allargarlo alle associazioni. Dopo quattro incontri, con un drive a disposizione, un format da compilare per avanzare dei progetti, una chat per incontrarsi, l’idea era di raccogliere progetti, per poi valutarli e portarne avanti uno condiviso. Ne è arrivato solo uno». Scarsa operatività e spunti troppo generici (dagli spazi ricreativi ai questionari, fino ad una “casa della musica”, fa sapere l’assessore di Fratelli d’Italia. «Mi aspettavo qualche scheda progettuale più dettagliata. Non appena ci saranno proposte riconvocheremo il tavolo».

La maggioranza non risparmia le critiche

E se il capogruppo FdI Luca Folegani ipotizza che sia stato «frainteso il fine del tavolo. Non una scuola di formazione politica, ma un tramite tra le istanze del mondo giovanile e l’amministrazione», dalla maggioranza non si nascondono le critiche nei confronti dell’iniziativa. frainteso il fine del tavolo. Da quella “metodologica” di Matteo Sabba (Lista Antonelli): «La maggioranza dei giovani della città non c’entra niente con i giovani candidati, che spesso nelle liste sono una forzatura per far vedere che ci sono. Forse è meglio un tavolo autonomo, svincolato dall’assessore, da lasciar lavorare un anno-un anno e mezzo». A quella nel merito dell’azzurro Orazio Tallarida: «I ragazzi di Forza Italia erano entusiasti ma ci sono rimasti male perché non hanno più ricevuto nessun invito».

Opposizione collaborativa

L’opposizione è più conciliante. Con l’ex sindaco Gigi Farioli (PRL) che suggerisce «una riunione in commissione cultura per riattivare questo tavolo, chiarendo obiettivi, priorità e metodo» e il segretario del PD Paolo Pedotti che invoca «un tavolo più aperto, con le associazioni, per l’aggregazione giovanile». Ma l’assessore Daniela Cerana respinge le critiche in modo piccato: «I partecipanti vanno dai 25 ai 37 anni, non sono adolescenti: se vanno stimolati è dura. L’ultimo incontro è stato quasi imbarazzante, ho ripetuto le stesse cose per la quarta volta. Non è stato riconvocato perché non ci sono progetti su cui discutere».

Gli affondi

Suscitando così altre critiche. Come quelle di Giuseppina Lanza di PRL (nella foto): «Che idee voleva oltre a quelle che già i giovani hanno fornito, come il questionario o gli spazi ricreativi. Dicesse che genere di progetti vuole. Non penso che i giovani siano spariti o non abbiano voglia di fare. Non si possono accusare i nostri giovani bustocchi di essere assenti per non rispondere di negligenza e leggerezza nella conduzione di un tavolo che lo stesso assessorato aveva promosso. Ora bisogna rilanciare questo tavolo». Fino all’ultima parola concessa al forzista Tallarida, che all’assessore non le manda a dire: «Basterebbe un “mea culpa” per ridare vita al tavolo». E Cerana che, sottovoce, scuote la testa: «Le offese no…».