Busto, la mannaia degli affitti sui commercianti: necessari riduzioni e bonus

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BUSTO ARSIZIO – «Per evitare dolorose e irreparabili chiusure dei nostri negozi, è urgente trovare soluzioni immediate, a partire dalla rinegoziazione dei canoni di locazione». L’appello lanciato da Fimaa/Confcommercio provincia di Varese a livello locale, ripreso anche in ambito nazionale, viene subito raccolto dall’amministrazione comunale di Busto Arsizio.

«Come amministrazione stiamo facendo la nostra parte, mettendo a punto importanti misure a supporto delle aziende del settore – spiega in una nota congiunta il vicesindaco e assessore al Commercio Manuela Maffioli – La voce “affitto”, su cui pure stiamo ragionando, resta per molti commercianti una delle principali note dolenti, se non la principale, tra le uscite. Se consideriamo che per la maggior parte di loro non ci sono state entrate per tre lunghi mesi, o comunque sono state minime, è evidente che l’affitto rischia in molti casi di diventare la voce decisiva nel sottile discrimine tra riaprire e non riaprire più».

Concetto ribadito da Rudy Collini, presidente di Ascom Confcommercio Busto Arsizio e Medio Olona: «E’ quantomai necessario sostenere con iniziative concrete il mondo del commercio, a partire da interventi immediati sulle locazioni. L’interesse di tutte le parti in causa, negozianti e proprietari degli immobili, è di evitare che le attività non riaprano e perché ciò avvenga uno dei principali nodi da sciogliere è quello legato agli affitti. L’emergenza sanitaria e il lockdown hanno fatto precipitare una situazione che per molti non era già buona e, a maggior ragione, per la maggioranza di commercianti, esercenti e imprese quello dell’affitto da pagare a fine mese è diventata una scadenza complicata se non impossibile da rispettare».

Collini, a nome di Confcommercio, oltre a chiedere ai Comuni di farsi promotori «insieme alla nostra associazione della richiesta di introdurre la cedolare secca anche per le locazioni commerciali (uffici compresi) e della conferma del “bonus affitti”», propone alle amministrazioni locali di aprire un dialogo sul territorio con i proprietari degli immobili commerciali, «che potrebbero essere incentivati con una riduzione delle imposte locali».

Invito raccolto e rilanciato dal vicesindaco Maffioli: «Rivolgo anche io un appello convinto ai proprietari degli immobili, a cui offro la possibilità di avviare un tavolo di confronto comune, affinché rivedano gli accordi con i loro locatari e ne riducano gli importi».  «Si tratta di una decisione», aggiunge l’esponente di Palazzo Gilardoni, «che può certamente fare la differenza tra la sopravvivenza e la chiusura, dopo la quale, peraltro, per lo stesso locatore, non c’è oggi più alcuna certezza di una nuova entrata».

Maffioli e Collini concordano poi su un altro rischio da scongiurare: «Le saracinesche abbassate danneggerebbero le aree dell’intera città, a partire dal centro storico, che si ritroverebbero deserte, con tutte le prevedibili conseguenze economiche e di carattere sociale». Uno scenario che Ascom Busto Arsizio e amministrazione comunale vogliono assolutamente scongiurare.

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