Busto, le insane abitudini del “collega medico dell’ambulatorio accanto”

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BUSTO ARSIZIO – Un cartello esposto all’ingresso dell’ambulatorio di via Thiene, a Busto Arsizio, invita i pazienti del dottor Augusto Garofalo, agli arresti domiciliari con l’accusa di aver molestato sessualmente una paziente, a rivolgersi eventualmente alla Guardia Medica. Testuale: “L’attività dello studio medico del dottor Garofalo è temporaneamente sospesa. Per prestazioni non differibili rivolgersi al servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica)”.

Una sorpresa per i pazienti del medico di base bustocco finito nei guai a causa della denuncia di una sua paziente; esposto che fa seguito ad un altro dello stesso tenore inviato all’autorità giudiziaria qualche tempo fa da un’altra persona che avrebbe ricevuto lo stesso “trattamento” durante una visita.

Una sorpresa che ha fatto molto rumore in città, anche perché la notizia è stata rilanciata dai media nazionali, travalicando così i confini cittadini. Per quanto riguarda le persone che si rivolgevano a Garofalo per certificati e cure, si apre inevitabilmente un periodo di disagio, che l’Asst sta cercando di limitare nel tempo.

L’ambulatorio di via Thiene è condiviso con altri sanitari, che lo gestiscono in associazione. Nessuno di loro, a quanto è dato sapere, sospettava delle insane abitudini, se mai venissero accertate, di quel collega dell’ambulatorio accanto. Nel suo telefonino c’era una cartella chiamata “nudità” con centinaia di immagini compromettenti. Nel frattempo, per unificare i due procedimenti giudiziari, il gup del tribunale di Busto Arsizio ha deciso il rinvio dell’udienza a febbraio. E le forze dell’ordine che indagano sulla vicenda invitano chiunque fosse incappato nella stessa “trappola” in ambulatorio a farsi avanti.

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