Rivoluzione culturale bustocca: eventi di qualità riproposti anche al Quirinale

BUSTO ARSIZIO – Autoreferenzialità? Probilmente soltanto un legittimo scatto d’orgoglio per una città, Busto Arsizio, che sul versante culturale non ha nulla da invidiare a nessuno. Nemmeno alle grandi città, al di là dei luoghi comuni, dei pregiudizi, del più becero provincialismo. Pensiamo sia questo il senso di un post, pubblicato domenica sera 4 ottobre su Facebook, da Manuela Maffioli, vice sindaco e, appunto, assessore alla Cultura. Lo spunto le è stato offerto dall’inaugurazione al Quirinale, alla presenza del presidente Sergio Mattarella, della mostra fotografica di Massimo Sestini, autore di fama internazionale che nei mesi scorsi era stato ospitato proprio a Busto Arsizio con un’altra rassegna dei suoi lavori. Un evento culturale, pleonastico sottolinearlo. Un evento anche a Roma, in occasione dell’apertura delle celebrazioni per i 700 anni della morte di Dante Alighieri. Non a caso è stato scelto Sestini, evidentemente.

Manuela Maffioli sottolinea indirettamente la qualità delle proposte bustocche di questi ultimi tempi, elencandone alcune e richiamando, infine, lo spirito e la sostanza di questa sorta di rivoluzione culturale in atto, senza celare più di tanto una nota polemica. Altro che città di provincia, periferica, ai confini dell’impero, che un certo snobbismo di risulta colloca nelle retrovie. Ciò a dire che per cancellare certi marchi basta volerlo, con l’impegno, le competenze e, appunto, lo slancio culturale. Ancora più meritevole perché arriva tra mille difficoltà operative, nella assoluta penuria di risorse.

Ecco che cosa scrive il vice sindaco nel suo post.

Ieri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato avvio, al Quirinale, alle celebrazioni per il 700* anniversario della morte di Dante, che cadrà l’anno prossimo.

L’evento inaugurale è una mostra fotografica di Massimo Sestini, aperta alla presenza del Capo dello Stato, appunto.
#Massimo Sestini è stato a #Busto due volte nei mesi scorsi: in autunno, ospite di #Diasottolestelle, e a febbraio, a inaugurare la sua celebre #mostra ‘L’aria del tempo’, in entrambi i casi per iniziativa di #AndreellaPhoto, in collaborazione con l’#Amministrazione comunale.
La mostra, chiusa dopo una sola settimana a causa del lockdown, è poi stata prorogata fino al #7 giugno, grazie alla disponibilità di #Sestini. Poi, ha proseguito il tour nazionale.
Quanti l’hanno visitata?
E quanti hanno ammirato gli scatti di Virgilio Carnisio, di #Mario Giacomelli o di #Elio Ciol alla recente mostra “Italia. Sguardi d’autore” a cura dell’#Afi?
E le opere di #MariaLai?
E il Pirandello di #Enrico Lo Verso al #Sociale?
E le note di #Ramin Bahrami, #Shlomo Mintz, Maurizio Baglini a #BAClassica?
E le #anteprime nazionali e gli #ospiti del #Baff?

Tanto per citarne alcuni.
Molti altri verranno. Non aspettiamo di saperli nelle… “grandi” città. Anche Busto lo è.
busto maffioli cultura sestini – MALPENSA24