A Busto la cultura fa rete con gli Stati Generali. Maffioli: «Risposta corale»

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BUSTO ARSIZIO – Reti, investimenti, sviluppo: sono le tre parole chiave degli Stati Generali della Cultura che stamattina a Busto Arsizio hanno radunato il mondo delle associazioni culturali della città, con la regia dell’amministrazione comunale, con la vicesindaco e assessore alla cultura e identità Manuela Maffioli in cabina. «Da rete, parola d’ordine della prima edizione – spiega l’assessore, citando a modello il BA Book, novità del 2020 “partorita” dal tavolo Letteratura – siamo passati a reti, perché l’esperienza nata in questi anni può far sì che il sistema cultura bustocco entri nelle reti più grandi, regionali, nazionali, internazionali». E tra gli investimenti da compiere, uno di quelli fondamentali è sui giovani.

 

Sei tavoli tematici a confronto

Si è svolta oggi, sabato 21 dicembre, al museo del Tessile la terza edizione degli Stati Generali della Cultura, iniziativa promossa dalla vicesindaco e assessore alla cultura e identità Manuela Maffioli, che ha visto la partecipazione delle associazioni culturali cittadine raccolte in tavoli tematici (Arte, Teatro, Letteratura, Musica, Identità). Novità dell’edizione 2019, la nascita del tavolo Immagine che comprende Andreella Photo (Dia sotto le stelle), Archivio Fotografico Italiano e il sistema cinema che fa capo al B.A. Film Festival. «In consiglio comunale ho parlato di voi – le parole dell’assessore Maffioli – Busto è una città fortunata ad avervi. In questi anni ho imparato a conoscervi, ho scoperto una ricchezza, anche personale, immane: vi dico semplicemente grazie perché con grande intelligenza avete colto la sfida, non così scontata, di costituire i tavoli. Vi ho chiesto di provare a supplire alla mancanza di risorse con il vostro sapere e saper fare, con l’assessorato a fianco. Non era scontato che a questo appello arrivasse una risposta corale da parte vostra e neanche il successo di pubblico che abbiamo registrato. Il tavolo è uno strumento che aiuta le associazioni a realizzare i loro progetti: ogni idea portata al tavolo resta di chi l’ha proposta, ma si realizza in collaborazione, con un unico obiettivo: il bene di questa comunità».

Il partenariato pubblico-privato

Nella parte “privata” degli Stati Generali, ciascuna realtà culturale ha potuto annunciare le attività svolte nel 2019 e i progetti per il 2020, poi la parte “pubblica” è stata dedicata all’intervento dell’avvocato Oscar Prevosti, dello Studio legale A&A di Busto Arsizio, incentrato sul tema del partenariato pubblico-privato per la cultura. Un’illustrazione degli «strumenti per favorire il dialogo tra pubblico e privato nel settore della cultura», in un’ottica di sussidiarietà: l’art bonus, credito d’imposta e agevolazione fiscale del 65% in caso di donazioni a soggetti pubblici o enti pubblici culturali; il partenariato speciale pubblico privato e il contratto di sponsorizzazione culturale, attivabili dagli enti pubblici; e le novità del codice del terzo settore. Opportunità per far crescere le iniziative culturali e per rendere appetibili gli investimenti in cultura. Perché a Busto uno degli obiettivi, per parafrasare un ex ministro dell’economia, è che con la cultura “si riesca a mangiare”. 

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