Dia sotto le stelle, il festival di fotografia fa miracoli. E suggella l’asse Busto-Matera

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BUSTO ARSIZIO – In migliaia a Malpensafiere per il festival della fotografia e delle arti audiovisive: l’edizione numero 28 di Dia sotto le stelle è un successo, e proietta Busto Arsizio nell’olimpo della cultura grazie al legame stretto con Matera. «È stata una grande edizione» ammettono gli organizzatori di Andreella Photo.

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Un successo che si ripete

In un fine settimana caratterizzato da una miriade di appuntamenti importanti per la città, a partire dalla “prima” di Eventi in Jazz al teatro Sociale e dalla visita dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini alla Provvidenza, oltre a tantissime altre manifestazioni culturali e ricreative, come ad esempio la Camminata a sei zampe, a Malpensafiere migliaia di visitatori, tra appassionati di fotografia, professionisti del settore e semplici curiosi, affollavano i padiglioni e i parcheggi per partecipare a Dia sotto le stelle, il festival internazionale della fotografia e delle arti audiovisive organizzato da Andreella Photo, che ha tenuto la propria edizione numero 28 tra venerdì e sabato. Una manifestazione ormai di caratura internazionale, un vero punto di riferimento del settore. E un successo che si ripete, lasciando alla Città di Busto Arsizio che la ospita notevoli ricadute in termini di indotto, di immagine e di prestigio. Per dirla con la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli, «un miracolo che si rinnova e un altro che se ne compie», quest’ultimo riferito al legame stretto con la Città di Matera, Capitale europea della cultura, proprio in occasione di Dia sotto le stelle 2019.

Queste le parole con cui la delegata alla cultura della Giunta bustocca (che ha lanciato la manifestazione in tandem con l’assessore ai grandi eventi Paola Magugliani) ha celebrato il successo del festival della fotografia. «Si rinnova il miracolo della bellezza, che, attraverso lo sguardo, arriva dritta all’ anima – sottolinea Maffioli – se ne compie uno nuovo: aver portato un po’ di Matera a Busto e un po’ di Busto a Matera, in questo anno per loro straordinario, meritato riconoscimento a un sogno che si è fatto realtà». Sabato questa sorta di “gemellaggio” tra le due città è stato suggellato nel corso della serata finale del festival, dove è stato proiettato un audiovisivo dedicato alla festa della Bruna di Matera, realizzato da Cristina Garzone e Lorenzo De Francesco, alla presenza del vicesindaco della Città dei Sassi, Nicola Trombetta. E per una città che intende puntare molto sulla «cultura che porta ricchezza», come ha ricordato il sindaco Emanuele Antonelli, l’esempio, la testimonianza e la vicinanza della Capitale europea della cultura rappresenta un momento importante anche con lo sguardo al futuro.

Sestini e le Frecce Tricolori

Ma è stata solo una delle “chicche” dell’edizione di quest’anno di Dia sotto le stelle. Venerdì sera il protagonista assoluto è stato Massimo Sestini, uno dei più grandi fotoreporter del mondo, che ha presentato la sua spettacolare mostra “L’aria del tempo”, dedicata alla fotografia aerea, di cui è uno specialista. Nel suo intervento ha anche svelato i segreti e i sacrifici compiuti per scattare quella foto dall’alto di un barcone di migranti in mare, che gli è valsa il World Press Photo 2015, scelta dal festival come immagine simbolo della manifestazione nelle brochure e nei manifesti. E poi la mostra delle Frecce Tricolori, protagonista sul palco di Malpensafiere proprio nel giorno in cui la pattuglia acrobatica emozionava con le sue spettacolari evoluzioni al Linate Air Show.

«Ancora tanta emozione negli occhi e nel cuore – il commento appassionato di Lido Andreella e Sarah Leoni, che per Andreella Photo sono le colonne portanti della manifestazione – grazie per essere stati così partecipi e, come sempre, numerosissimi da riempire i padiglioni di Malpensafiere. È stata una grande edizione, immensa, come le opere presentate, le mostre del grandissimo Massimo Sestini e delle Frecce Tricolori e gli audiovisivi degli autori di fama internazionale». Un arrivederci alla prossima edizione, la numero 29, ad un passo dal trentesimo anniversario della manifestazione.

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