Il bilancio di Busto passa senza sussulti. E Antonelli mangia il panettone

BUSTO ARSIZIO – La serata del consiglio comunale del bilancio preventivo 2020 finisce con il sindaco Emanuele Antonelli che, insieme a giunta e consiglieri, stappa una bottiglia di spumante e mangia il panettone. La manovra finanziaria di palazzo Gilardoni passa a colpi di maggioranza – che ritrova compattezza – senza troppi sussulti, e rafforza la posizione del primo cittadino alla guida della coalizione di governo.

Tempesta rientrata

Mai come quest’anno la navigazione della maggioranza che sostiene Antonelli è stata tempestosa. Culminando nell’episodio che aveva fatto temere lo strappo, gli assessori leghisti che disertano la seduta di giunta in cui si vota il bilancio di previsione e il sindaco che tira dritto. Invece, dopo il pasticcio della Lega sugli emendamenti presentati fuori tempo massimo, in consiglio prevale la linea morbida. Tanto che – ed è il colmo del paradosso – ad inizio seduta è proprio Paola Reguzzoni, proprio lei che era stata presa di mira dal sindaco Antonelli dopo il mancato voto sul bilancio della Lega in Giunta e che sta meditando le dimissioni dall’assemblea, a garantire il numero legale alla maggioranza. Mentre in dichiarazione di voto è il capogruppo del Carroccio Ivo Azzimonti a sotterrare l’ascia di guerra: «La giunta sta lavorando bene, siamo favorevoli, è un bilancio coerente». I leghisti insistono sugli sconti per chi paga i tributi comunali con PagoPA e chiedono attenzione per le famiglia stilate nell’emendamento fuori tempo massimo.

Solo un emendamento

Passa dunque con 15 voti favorevoli e 7 contrari un bilancio che «per la prima volta dopo tanto tempo, forse dai tempi della giunta Rosa, viene presentato prima della fine dell’anno», come ricorda il capogruppo di Idee in Comune, e veterano dell’assemblea civica, Paolo Genoni. Una novità che ha spiazzato tutti, se è vero che solo il gruppo che si richiama al sindaco Antonelli è riuscito a farsi ammettere un emendamento. Quello che sposta 100mila euro dal capitolo degli investimenti sul verde pubblico alla manutenzione degli immobili istituzionali (da utilizzare, suggerisce Genoni, «per ristrutturare alloggi o per installare l’aria condizionata nei due CSE») e che viene approvato a maggioranza con l’astensione dei consiglieri di Forza Italia, il cui assessore Laura Rogora ha dovuto rinunciare ai 100mila euro. Sul caso della scadenza dimenticata da quasi tutti, si registra un botta e risposta tra Lega e Pd, con Azzimonti che rinfaccia «i non emendamenti presentati dall’opposizione, che stupiscono più di quelli non presentati da noi», mentre la capogruppo Dem Valentina Verga rivendica la scelta: «Non li abbiamo proposti volutamente. Siamo stufi di provarci e abbiamo deciso di focalizzarci sulle criticità. Come la superficialità su alcune scelte delicate come le concessioni cimiteriali».

I numeri

Ad illustrare lo schema della manovra è l’assessore al bilancio Paola Magugliani, che evidenzia alcuni numeri chiave del bilancio di previsione. Quasi 14 milioni di entrate dalla Tari, con la conferma delle agevolazioni per le nuove attività per cinque anni; 7,2 milioni di recupero dell’evasione nel 2020; 4,6 milioni di mutui da accendere nel 2020 per finanziare le opere contenute in un piano da 7,5 milioni per il 2020; 4,8 milioni di oneri di urbanizzazione, in crescita; 1,2 milioni di introiti, invariati, dalle nuove tariffe per le concessioni cimiteriali, ridotte tra il 27% e il 35% di media. L’opposizione si mette di traverso, provando a pungere sui fondi per il verde e sui cimiteri, oltre che sul giallo della delibera per il Campus sportivo. Gianluca Castiglioni, di Busto al Centro, finisce per battibeccare con il sindaco Antonelli: «Tra il 2018 e il 2019 l’indice della pressione tributaria è cresciuto del 25%. Da cittadino mi sarei aspettato un miglioramento delle condizioni materiali della città, invece si assiste al decadimento di strade, verde, scuole. Se n’è accorta anche l’amministrazione, se il piano delle opere è pieno di manutenzioni straordinarie». Ma non basta. Il panettone al sindaco anche quest’anno è assicurato.

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