Palaginnastica: è giallo sulla fallita Noka srl in delibera. Ma Antonelli tranquillizza

Busto palaginnastica noka antonelli

BUSTO ARSIZIO – Giallo sul project financing del Campus Beata Giuliana: nella delibera di giunta votata solo qualche giorno fa, tra le aziende che hanno presentato il progetto, c’è anche la Noka srl, con sede a Besnate. Impresa dichiarata fallita dal tribunale di Busto Arsizio il 2 agosto 2019. «Possibile?», chiede il consigliere di Italia Viva Massimo Brugnone nella seduta del consiglio comunale di ieri sera, venerdì 20 dicembre, quando è stato approvato anche il bilancio di previsione triennale.

Lo stralcio della delibera

busto palaginnastica noka fallita

Agitazione dietro al bancone

La domanda di Brugnone crea un controllato scompiglio tra i banchi della giunta, ma soprattutto tra quelli dei dirigenti. Antonelli si alza dal suo posto e dialoga per lunghi minuti con i funzionari. Ottiene le risposte e torna a sedersi sereno tra il segretario comunale e il vicesindaco. In attesa di dare la risposta al consigliere di opposizione.

Il quale nel sollevare il dubbio ha messo in fila una serie di dati: «Il 22 luglio 2019 la Noka srl presenta insieme ad Acquaverde Costruzioni una proposta di progettazione esecutiva, realizzazione, manutenzione, conduzione e gestione funzionale ed economica dell’impianto sportivo denominato Campus Beata Giuliana. Il 2 agosto dello stesso anno il tribunale di Busto Arsizio dichiara il fallimento di una società che si chiama Noka srl con sede a Besnate, il 16 dicembre viene presentata una nota integrativa (integrata con un’altra nota il 17) e il 19 dicembre c’è la delibera di giunta. Come si può spiegare questo?».

Giallo svelato

Il sindaco smonta subito il giallo: «E’ un errore materiale. In delibera è stato scritto il nome sbagliato, ovvero quello della Noka srl, al posto della Noka service, che ha sede a Rovigo e che ha acquistato un ramo d’azienda di quella fallita. Insomma quella del Campus è la Noka service, che non c’entra nulla con la Noka srl». Infatti sul documento del piano di fattibilità è riportato il nome dell’azienda di Rovigo. «Si tratta di un errore che non invalida la deliberaha proseguito Antonelli – quello che conta è ciò che c’è scritto sulla documentazione del progetto. E lì la dicitura è corretta»

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Brugnone a quel punto chiede se gli amministratori delle due società sono gli stessi e il sindaco sgombera in due secondi gli ultimi dubbi: «No, sono persone diverse. Consigliere stia tranquillo come lo sono io. Non c’è alcuna leggerezza nell’approccio a questo importante progetto da parte mia». Insomma un pasticcio che probabilmente non invalida il procedimento come ha dichiarato il sindaco, ma pone comunque dei dubbi sulla struttura societaria di un’impresa che ha il medesimo nome di un’altra fallita. Chiedere un chiarimento documentale forse non è chiedere troppo visto l’entità dell’investimento e l’impegno temporale che riguarda la città di Busto Arsizio.

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