Busto, Matteo Sabba capo popolo dei commercianti. La Lega va su tutte le furie

BUSTO ARSIZIO – L’annuncio della manifestazione dei commercianti capitanata da Matteo Sabba, che si terrà sabato 2 maggio in piazza Santa Maria, ha avuto dentro la maggioranza di Palazzo Gilardoni lo stesso effetto di una granata lanciata “a tradimento”. Tanto che a esplodere è stata la Lega di Busto: «Il promotore non ha invitato politici, ma lui cos’è?». E’ questa in sostanza la domanda che gira negli ambienti amministrativi e in particolare sul Carroccio, che da giorni sta lavorando per costruire reti, trovare spazi finanziari nel bilancio comunale utili a mettere in campo misure di supporto al settore. Carroccio che è rimasto spiazzato davanti a un’iniziativa lanciata in sostanza da un membro della stessa maggioranza, ma dopo aver lavorato in sordina. «Diciamo all’oscuro – confida qualche anima verde – tanto che nessuno di noi sapeva nulla».

«Niente politici? Allora stia a casa anche lui»

Matteo Sabba: un nome un cognome e tanti ruoli. Tutti (o quasi) politici: è presidente del Distretto Urbano del commercio, ruolo di espressione politica; è il referente di Busto grande e di Lombardia Ideale «e – ricorda qualche consigliere non leghista – proprio con quelle etichette si è seduto ai tavoli dell’ultimo rimpasto per ottenere un posto in giunta. Che non è arrivato ed è stato politicamente compensato con la presidenza del Duc».

Alla fine dell’elenco dei ruoli ricoperti da Sabba le conclusioni sono tutte leghiste: «Sabba ha una carta da giocare a seconda del tavolo al quale siede. Qui nasconde quelle che secondo lui sono ingombranti e cala quella del barista apolitico. Senza dimenticare che è anche referente di Comunità giovanile – commenta un esponente del Carroccio – Ma sbaglio o Matteo Sabba fa parte di questa maggioranza? E se sì, perché non porta i problemi sui tavoli istituzionali?». Risposta che Sabba ha già anticipato nel presentare la manifestazione: «Io sono anche un privato cittadino e in tal senso mi sto muovendo».

Ma sarà un assembramento

In Lega c’è anche chi non si appassiona più di tanto al dibattito su Sabba capo-popolo e liquida la faccenda con una domanda che suona come una rasoiata: «Ma può organizzare una manifestazione? Non si sa quanti saranno, ma se, come sostiene chi sta tirando le fila, arriveranno anche persone con familiari e saranno in tanti c’è il rischio di assembramento». E aggiunge: «Il problema comunque è serio e in alcuni casi drammatico – conclude il leghista – in questo momento però, almeno a livello cittadino, ci vorrebbe compattezza. Che però iniziative messe in piedi in questi termini, rischiano di minare».

La bandierina sulla battaglia del commercio

Ma non è finita, perché c’è anche chi va oltre, guarda più in là e vede il lancio dell’iniziativa come il tentativo di strappare dalle mani leghiste, quasi come fosse un vessillo, la battaglia sui commercianti. «E’ questo che teme la Lega – suggerisce più di una voce insider – ovvero che Sabba uomo assai vicino al sindaco, con il benestare silenzioso di Antonelli in evidente campagna elettorale, diventi il punto di riferimento di uno dei settori che più stanno soffrendo, così da intestarsi questa battaglia sfilandola alla Lega».

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