Movida fuori controllo a Busto: indagini in corso. Rogora: «Siamo preoccupati»

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BUSTO ARSIZIO – «Siamo preoccupati». Dopo l’ultimo pestaggio registrato ieri in piazza Vittorio Emanuele e finito con una bottigliata alla gola di un 14enne vivo per un soffio, l’assessore alla Sicurezza Massimo Rogora non si nasconde dietro al classico dito. La Movida cittadina (foto di repertorio) sempre più fuori controllo preoccupa e parecchio il Comune. «Una realtà difficile – continua Rogora – Basta guardare la quantità di bottiglie abbandonate un po’ ovunque».

Locali sotto controllo

Gli sforzi da parte delle forze di polizia sono concrete: il comando di polizia locale fa la sua parte e polizia di Stato e carabinieri sono costantemente impegnati nei controlli. Le divise, però, non possono essere ovunque 24 ore su 24 per fronteggiare quello che, e lo pensano anche alcuni inquirenti, sembrerebbe essere un vero e proprio fenomeno sociale. Come se la moda dell’estate fossero risse e pestaggi tra giovanissimi. Accade a Legnano, è accaduto a Gallarate. Busto non fa eccezione. «Occorre controllare in modo stretto i locali – continua Rogora – Chi serve alcolici ai minorenni deve essere sanzionato o temporaneamente chiuso se necessario».

Bottigliata alla gola e indagini

Sempre stando a quanto riscontrato dalle forze di polizia l’impressione, in realtà, è che i ragazzini l’alcol se lo facciano comprare, al bar o al supermercato, dall’amico maggiorenne. E salvo in casi rarissimi che partecipa ai pestaggi non è mai così ubriaco o “fatto” dal fare a pugni o peggio davanti all’auto di pattuglia di turno. Ma l’auto di pattuglia, come detto, non può sostare tutto il giorno in ogni angolo della città.

Gli uomini del commissariato di polizia di Stato di Busto, nel frattempo, stanno lavorando per identificare l’aggressore che l’altra notte ha mandato in ospedale in codice rosso un 14enne. In zona ci sono le telecamere: dai filmati acquisiti potrebbero arrivare delle risposte. A sferrare il fendente sarebbe stato un altro giovanissimo, forse coetaneo o di poco più grande della vittima. Questo è quanto è emerso dalle prime testimonianze raccolte. Nessuno però ne conoscerebbe il nome. Tanto meno la vittima, che agli inquirenti appare credibile, che sostiene di non aver mai visto l’avversario.

Movida sempre più a rischio a Busto: 14enne ferito alla gola da un coetaneo

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