A Busto riaprono i musei, la cultura riparte con le fotografie di Sestini

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BUSTO ARSIZIO – «Durante il lockdown la cultura non è stata certo assente. È però mancata la possibilità di accostarsi all’arte dal vivo, e lo scambio emotivo che è in grado di generare». Manuela Maffioli, vicesindaco e assessore alla Cultura di Busto Arsizio ha così salutato la riapertura a Palazzo Cicogna di “L’aria del tempo”: fino a domenica 7 giugno sarà possibile visitare ancora la rassegna dedicata agli scatti di Massimo Sestini. Da ieri, martedì 19 maggio, e fino a domenica 31, è accessibile anche “Le lotte del movimento sindacale varesino 1969/1970-2019/2020” al Museo del Tessile: la mostra allestita da Cgil ripercorre, nell’anno del cinquantesimo anniversario, le vicende che portarono alla nascita dello Statuto dei Lavoratori.

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Le misure per la sicurezza

«La cultura pian piano riparte, grazie agli sforzi del personale dei vari uffici per garantire il rispetto delle normative. Solo domenica sera abbiamo saputo che era possibile riaprire, ma già da settimane eravamo al lavoro in tal senso», ha spiegato Maffioli. «Le misure per la sicurezza erano quindi perfettamente in linea con le indicazioni normative; il primo giorno utile è stato però lunedì, nel quale è prevista la chiusura dei musei». Oltre alla presenza del dispenser di gel igienizzante, guanti monouso e una barriera in plexiglass per la reception, «l’accesso sarà contingentato, con la compresenza di massimo quattro persone in sala, che tra loro dovranno rimanere distanziate. Potendo inoltre disporre di diversi ingressi, abbiamo sfruttato per l’uscita la porta su via Borroni».

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Le storie dietro le foto

La mostra è formata da quaranta fotografie scattate dall’alto, «sospese – ha osservato Sarah Leoni di Andreella Photo – come lo sono state le nostre vite per due mesi. Con l’esperienza del lockdown alle spalle, si potrà tornare per ammirarle in una prospettiva diversa». Lido Andreella ha svelato le storie di alcune di loro, come quella dell’imbarcazione con i migranti con la quale Sestini ha vinto nel 2015 il premio internazionale World Press Photo: «Era già stata tentata un anno prima, ma senza riuscirci: era necessario che tutte le persone guardassero verso di lui. Nel caso invece della strage di Capaci, tutti i giornalisti presero dei taxi per recarsi sul posto; lui invece riprese la scena da un piper senza portellone. Sestini è un superman in un corpo di ragioniere: si arrampica, diventa subacqueo, paracadutista, il video di benvenuto al museo lo mostra in azione durante il lockdown mentre fotografa dall’alto le piazze d’Italia».

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Il lunedì in centro

La vicesindaco Maffioli ha poi visitato alcuni commercianti del centro per raccogliere le loro impressioni sulla riapertura. «Ieri la via era piena: rispetto a un lunedì normale c’era il doppio della gente, ma anche la presenza della gelateria Arcobaleno incide molto», ha raccontato Laura Tosi de La Corsetteria, che sta valutando un’esposizione della merce esterna al negozio. Si è concentrato sulla vendita in Rete l’Origami Shop di Manuela “Iena” Contini e Claudia Griggi, che ha iniziato a produrre in proprio delle mascherine dal design personalizzato. «Per mettere in piedi tutto l’online ci vuole tempo, mentre ci hanno aiutato i parcheggi gratuiti», ha dichiarato Roberto Colombo di Calzature Colombo, negozio di abbigliamento per uomo, donna e bambino. «Soprattutto donna e bambino: quello di lunedì è stato un pomeriggio intenso, con tante telefonate da parte delle mamme. Le prospettive per il futuro sembrano abbastanza buone».

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