Dopo l’omicidio dissequestrato il tugurio di vicolo Landriani. “Ora venga blindato”

busto vicolo landriani

BUSTO ARSIZIO – Omicidio di vicolo Landriani: dissequestrata la “baracchetta di cantiere” dove fu trovata morta la vittima. Gli interventi di ripristino dei luoghi e di contrasto al degrado assoluto che regna in quest’angolo di Busto Arsizio seppur a due passi dal centro può iniziare.

Dissequestri e nulla osta

Il pubblico ministero Francesca Parola, che sta coordinato le indagini sul delitto della 50enne ucraina trovata morta il 13 dicembre scorso, ha notificato il provvedimento di dissequestro dell’area sia al curatore fallimentare che al sindaco Emanuele Antonelli. Lo ha fatto venerdì 22 gennaio: sia gli uomini della Scientifica di Milano che quelli del commissariato di polizia di Stato di Busto hanno terminato rilievi e sopralluoghi. Per quanto riguarda l’autorità giudiziaria, in sintesi, ogni accesso al tugurio può essere murato senza remora e la baracchetta potrebbe anche essere rimossa o rasa al suolo.

Ora si intervenga sul degrado

Tanto che la procura di Busto Arsizio, al primo cittadino che, sulla necessità di intervenire in vicolo Landriani diventato dopo il fallimento un ritrovo per sbandati e tossicodipendenti si era già espresso con toni urgenti minacciando azioni legali contro il curatore stesso, ha notificato, attraverso la polizia locale, anche un secondo atto: un nulla osta per il ripristino dei luoghi, in particolare in relazione alla “baracchetta” in questione. In sintesi se si vuole intervenire per combattere il degrado, anche con solleciti piuttosto energici da parte del Comune a chi è preposto a farlo, questo è il momento di farlo. Con tutte le autorizzazioni “giudiziarie” del caso.

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