Busto, omicidio di via Landriani: l’assassino potrebbe già essere all’estero

BUSTO ARSIZIO – Continuano le indagini sull’omicidio della 50enne di nazionalità straniera trovata cadavere il 13 dicembre scorso nel rifugio per disperati di via Landriani. Gli uomini del commissariato di polizia di Stato di Busto Arsizio, coordinati dal pubblico ministero della procura bustocca Francesca Parola, hanno rapidamente isolato il nome di un sospettato.

In fuga all’estero

Il quale, anche lui di nazionalità straniera, avrebbe però un notevole vantaggio sugli investigatori. Quando la presenza del cadavere della 50enne è stata segnalata agli inquirenti la donna era morta da alcuni giorni. Un lasso di tempo che potrebbe essere stato sufficiente all’omicida per fuggire all’estero senza che nessuno lo cercasse. Le indagini, naturalmente, proseguono a pieno ritmo.

Scientifica al lavoro

Ieri gli uomini della polizia scientifica di Milano hanno lavorato a pieno ritmo per isolare tracce biologiche dalle quali estrarre Dna e impronte digitali. Non hanno sequestrato armi o corpi contundenti: la donna è stata quasi certamente uccisa da un colpo infertole con un calcio o con pugni violenti. Il medico legale avrebbe però rilevato che se le condizioni fisiche della donna fossero state differenti (la 50enne era dipendente da alcol) e se fosse stata subito portata in ospedale anziché abbandonata nel degrado di via Landriani si sarebbe potuta salvare.

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