Le polemiche sulla festa di fine Ramadan entrano nel consiglio comunale di Turbigo

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TURBIGO – Rendiconto di gestione, bilancio, tasse ma anche le recenti polemiche sul Ramadan nel consiglio comunale di Turbigo convocato per questa sera, venerdì 26 aprile, alle ore 20.30 nella Sala delle Vetrate di Palazzo de Cristoforis (nella foto, l’ingresso) con diretta streaming sul canale YouTube del Comune. Fra le mozioni presentate dal gruppo di minoranza SìAmo Turbigo, una pone all’attenzione dell’aula la celebrazione della fine del Ramadan in paese, per la quale era dovuto intervenire il prefetto a indicare un’area dove svolgerla in sicurezza dopo che il sindaco, Fabrizio Allevi, aveva negato il permesso per la mancanza di spazi ritenuti adatti.

Mozione della minoranza: «Amministrazione inadeguata»

«Sarebbe stato sufficiente – ha osservato nei giorni scorsi il Gruppo civico SìAmo Turbigo-Renata Cerutti Sindaco – che la figura che si definisce “sindaco di tutti” avesse cercato soluzioni anche per le minoranze turbighesi. Non aiuta una comunità stigmatizzare una parte di essa quale responsabile di pretese a scapito di altri. Ed è sbagliatissimo perseverare su questa strada imboccata». L’attacco ad Allevi si è poi allargato alla politica «di chi amministra il Comune dal 2001: una politica vuota, autoreferenziale, arrogante e molto poco inclusiva. il Comune – ricorda la minoranza – ha deciso di non rispondere, per settimane, a chi ha chiesto di poter organizzare la festa di fine Ramadan, allo stesso modo ha deciso di non rispondere, per settimane, alle richieste fatte da ProLoco, Anpi, privati cittadini e consiglieri comunali d’opposizione che da oltre tre mesi attendono la possibilità di discutere una mozione sul mancato funzionamento dell’ufficio tecnico. Un modo di far politica che cerca facili alibi: si è arrivati a dire che lo spazio per la festa del Ramadan non c’era per mancanza di personale nella Polizia Locale e in altri uffici.

«Come spesso capita, chi amministra Turbigo prova a scaricare le colpe sugli uffici comunali, non avendo la forza e il coraggio di assumersi le responsabilità delle proprie scelte. Questo modo di fare politica “autoritaria” porta la maggioranza a sentirsi in potere di decidere a chi rispondere e a chi no, a chi concedere spazi pubblici e a chi no. Un modo di far politica sterile, che punta al dividere, non ad unire. Un modo di far politica in cui gli spazi pubblici sono considerati come patrimonio esclusivo della maggioranza consiliare e del proprio seguito. E un sindaco che non è stato in grado di decidere ed è stato quindi sostituito nelle sue funzioni dal prefetto. Una situazione tale è paragonabile ad una sorta di commissariamento, che mette in evidenza tutta l’inadeguatezza e l’incapacità di chi amministra Turbigo».

All’odg anche rendiconto di gestione e Tari

Fra gli altri punti all’ordine del giorno del consiglio di stasera, l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2023; la variazione al bilancio di previsione 2024-2026; l’aggiornamento del Piano economico finanziario (Pef) relativamente alla Tari 2024-2025; le determinazioni per l’esercizio 2024 delle tariffe e delle scadenze relative alla stessa tariffa sui rifiuti; l’approvazione della convenzione con il Polo culturale del Castanese per il triennio 2024-2026 e la sua gestione economica triennale; e l’approvazione del regolamento per l’istituzione presso il Comune di Turbigo della commissione di vigilanza sul pubblico spettacolo.

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