La Fondazione Iseni è internazionale: in visita a Lonate l’Università di Tianjin

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Al centro il dottor Iseni e i professori Guerra e Macchi insieme alla delegazione di Tianjin

LONATE POZZOLO – Visita prestigiosa questa mattina, lunedì 6 maggio, presso la Fondazione Iseni Y Nervi. La sede operativa a Lonate Pozzolo ha ospitato una delegazione della Tianjin University of Traditional Chinese Medicine (nel video qui sotto), con cui sta nascendo una collaborazione per costruire un ponte tra la medicina italiana e la medicina tradizionale cinese.


La visita

Ad accogliere la delegazione cinese, guidata dal vicepresidente Zhang Junhua, il presidente della Fondazione Iseni Y Nervi ed editore di Malpensa24, Fabrizio Iseni, che vuole puntare sempre più sull’internazionalizzazione del gruppo. Al suo fianco Ranieri Guerra, già vicedirettore generale dell’Oms e responsabile dell’attività internazionale della Fondazione Iseni. «La vostra visita in Italia inizia qui: vedrete delle grandi eccellenze, vi auguro ogni fortuna e prosperità», ha dato il benvenuto agli ospiti il dottor Iseni. Gli ospiti hanno potuto visitare gli spazi degli Istituti di ricovero e cura del Gruppo Iseni Sanità, incontrando anche il direttore generale, Andrea Macchi.

Inizio di un percorso

La delegazione dell’Università di Tianjin proseguirà il suo tour italiano all’Università di Statale di Milano, per la firma di un accordo dedicato all’esecuzione di trial clinici. Con la Fondazione Iseni invece si sta lavorando ad un’intesa per il passaggio successivo: proprio a questo era finalizzata la visita odierna. «Dovrà essere definito un protocollo sui servizi medici in base all’esito dei trial clinici – spiega il professor Guerra – per l’erogazione del servizio clinico. Questo può essere l’inizio di una collaborazione solida e concreta: spero sia il primo passo di un lungo percorso».

Le prospettive

I campi di applicazione possono essere diversi, dalla terapia del dolore alla riabilitazione fisica e neuromotoria “fino all’agopuntura per mitigare gli effetti collaterali della chemioterapia” come suggerisce il professor Guerra. Potranno trarne vantaggio la popolazione vulnerabile e fragile del territorio ma anche la comunità cinese residente in Lombardia, la più numerosa in Italia. La Tianjin University of Traditional Chinese Medicine, che ha sede nell’omonima città, metropoli da oltre 15 milioni di abitanti, rappresenta il punto più alto della ricerca e assistenza clinica per quanto riguarda la medicina tradizionale in Cina. Un ateneo che conta su 4000 posti letto e 6000 tra medici e infermieri. Sono 1500 gli studenti che ogni anno arrivano da tutto il mondo per studiare presso l’università, soprattutto dagli Stati Uniti.

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