A Olgiate il confronto elettorale tra Volpi e Montano. Scintille sui lavori a Villa Gonzaga

Giorgio Volpi e Giovanni Montano

OLGIATE OLONA – Un’ora e mezza di confronto caratterizzata da grande fair play, poi proprio alla fine sono scintille sul tema dei lavori a Villa Gonzaga. «Come si fa a dire che la Villa è finita? – attacca Volpi – fate un giro con noi in Villa settimana prossima e vediamo come siamo messi». E Montano ribatte: «Invito tutti a vedere i documenti in comune e poi vediamo a chi date il cappello da Pinocchio». Tra il sindaco uscente Giovanni Montano e il suo sfidante (e predecessore) Giorgio Volpi un faccia a faccia in punta di fioretto, che si “accende” solo in zona Cesarini, di fronte alla platea convocata da Futura Civitas alla comunità Sichem.

Il confronto

È «il primo confronto elettorale della storia di Olgiate Olona da quando c’è l’elezione diretta del sindaco» proclamano i giovani di Futura Civitas. Otto i temi da loro focalizzati (partecipazione, urbanistica, giovani, sostenibilità ambientale, disagio psicologico, mobilità sostenibile, anziani e cultura), per nove domande con tre minuti a testa per rispondere e la possibilità di una replica da due minuti. Perché, spiegano gli organizzatori, «è giusto che i candidati si mettano alla prova di fronte alla cittadinanza. Per noi è una grande responsabilità moderarlo».

Il caso antenna

Prima dello scontro su Villa Gonzaga sono pochi gli spunti di polemica, che rimane comunque sempre molto civile tra due candidati che si conoscono bene e si rispettano. È Giorgio Volpi a provare il promo affondo sulla vicenda dell’antenna di telefonia mobile di via Goito, preso come «esempio» di come l’amministrazione debba approcciarsi con le imprese private. «C’è un regolamento da noi proposto ad aprile dell’anno scorso – punge il candidato di RilanciAmo Olgiate – poi l’amministrazione deve impegnarsi a fare quel che deve fare per la propria competenza». Pronta la replica del sindaco Giovanni Montano: «È una serata informativa, ma l’informazione deve essere corretta. I regolamenti devono rispettare le norme sovracomunali, dire che si può cambiare vuol dire prendere in giro i cittadini».

Lo scontro sulla Carletti e sulla cultura

E poi è lo scambio di sedi tra il centro anziani L’Ulivo e la cooperativa Carletti a mettere i due candidati in contrapposizione. Il sindaco Montano annuncia «lo spostamento dell’Università della Terza Età in Villa» per portare «gli anziani vicino ai giovani», mentre Volpi invece punta ad «un centro diurno “leggero” non con lo scambio Ulivo-Carletti ma nel magazzino operai, opera fattibile già entro fine anno». Ma il sindaco uscente controbatte: «Il magazzino operai non è idoneo per il centro Ulivo ma per l’Università. E il progetto sta già per partire: si dovrebbe disfare, ma si fa anche nelle piazze, fare e disfare». Frecciatina sui progetti di Buon Gesù e Santo Stefano. Poi Montano aggiunge: «Sulla Carletti non prendiamo lezioni. È stata offesa per la gestione del Cimitero. Noi invece abbiamo perseguito una soluzione condivisa con la Carletti». E ancora l’ex sindaco Volpi: «La cooperativa Carletti fa miracoli nelle 5 ore per 5 giorni di gestione del cimitero. Ma lo spazio dell’Ulivo non potrà essere dedicato ad attività produttive. Per il centro diurno, non c’è niente da rifare, solo una piccola cucina in più, e avrà spazi ancora più grandi». Anche sulla cultura i due rivali si lanciano frecciate. Per Volpi «il baricentro deve essere Villa Gonzaga», ma ironizza sul fatto che «se dobbiamo chiamare ospiti da fuori, meglio evitare di farli passare dal centro visto com’è conciata la viabilità». «Si spendevano 140mila euro – fa notare Montano – noi con 20mila euro abbiamo portato autori straordinari e grandi iniziative».

I primi cento giorni

L’ultima domanda di Futura Civitas è sui primi cento giorni da sindaco. Giovanni Montano snocciola l’elenco dei «lavori quasi finiti» dalla sua amministrazione. «Il collegamento tra il CSE e l’anello, la piantumazione del giardino del CSE con panchine, per renderlo fruibile per gli anziani del Buon Gesù, le ciclopedonali (tra cui quella per la stazione di Busto FS), la ripiantumazione del fondovalle e l’area feste con gli oneri della Giardineria, il pianoterra di Villa Gonzaga e il restauro di sala Alba. E poi l’approvazione definitiva della piazza del Buon Gesù con gli incontri con la cittadinanza, e il progetto di piazza Santo Stefano, per il quale è già stato dato l’incarico all’ufficio tecnico. Sarà pronto entro l’anno». Volpi vede le priorità di «piazza del Buon Gesù, piazza Santo Stefano e centro diurno anziani nei primi 100 giorni», poi scherza sopra l’elenco di Montano: «Godremo di questa operatività, ma con 139mila euro per la Villa Gonzaga non chiudi nulla». E a questo punto c’è il battibecco che chiude il sipario sul confronto.

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