Busto, Paragone (M5S) attacca la Rai e incalza la Lega: «Decida cosa fare»

busto paragone rai lega

BUSTO ARSIZIO – «La Lega decida cosa fare in maniera chiara. A Busto, come in tutta la provincia di Varese, ma anche in Lombardia. Noi non stiamo con il mullah. E nemmeno con la Tgr Lombardia della Rai, che la Lega si è presa con Roberto Pacchetti (condirettore della testata ndr), e che oggi non ha mandato qui le telecamere per paura di scoprire quello che tutti sappiamo e che verrà a galla». E’ frontale l’attacco che il senatore del Movimento 5 stelle Gianluigi Paragone fa davanti a un punto nevralgico dell’inchiesta Mensa dei poveri, ovvero l’inceneritore Accam di Busto Arsizio. Dove questa mattina, lunedì 13 maggio, i grillini hanno dato vita a una conferenza stampa en plein air «perché abbiamo sempre avuto sospetti sull’intera vicenda del termovalorizzatore, che puntualmente abbiamo denunciato con attività istituzionale in tutte le sedi. In Comune a Busto come in Regione».

L’attacco ai vertici del Tgr Rai Lombardia

Il grumo di potere del centrodestra

«La Lega sta difendendo un sistema di potere. E se vuole è libera di tornare con Berlusconi. Noi non vogliamo avere situazioni opache». E’ sempre Paragone che attacca. Ormai senza più argini.

«Su Accam, l’abbiamo sempre detto»

Quello degli esponenti del Movimento 5 stelle è un tono da rivincita morale. Anche nelle parole. Più volte, infatti, parlando di Accam e dell’inchiesta vien fuori il “noi l’avevamo detto”. «E non solo – aggiungono Alberto Lucchese, il consigliere regionale Roberto Cenci e la candidata all’europarlamento Paola Macchi – Abbiamo fatto anche una serie di azioni istituzionali con le quali abbiamo cercato di approfondire le cose strane che c’erano nei piani industriali mai realizzati fino in fondo e sulle consulenze della società. Abbiamo sollevato anche il problema delle ecoballe di Napoli, suscitando la reazione di Gorrasi, il quale affermava che stavamo facendo terrorismo».  Per il Movimento 5 stelle c’erano «connivenze in Regione, dove abbiamo fatto interrogazioni sull’iter che ha portato Accam a essere considerato strategico nel piano regionale degli inceneritori». E dove i grillini per il prossimo consiglio regionale presenteranno una mozione ad hoc su Accam in cui chiederanno «il taglio della direzione strategica dell’inceneritore e anche la chiusura».

I grillini frenano (per modo di dire) solo quando si parla del possibile futuro dell’impianto: «che va chiuso come inceneritore perché inquina ed è datato» e «occorre avviare altre filieri di riuso e riciclo dei rifiuti».

La prossima assemblea

Intanto la consigliera comunale di Busto Arsizio Claudia Cerini fa sapere di aver «scritto una lettera ad Accam in cui abbiamo chiesto di poter partecipare alla prossima Assemblea dei soci. E’ finito il tempo delle riunioni a porte chiuse».

busto paragone rai lega – MALPENSA24