Busto piange la scomparsa di Peppino Tagliabue, storico commerciante di Sant’Edoardo

BUSTO ARSIZIO – Il Covid si è portato via anche Peppino Tagliabue, lo storico commerciante di Sant’Edoardo titolare della “cartoleria Cittelli” di viale Alfieri, un’istituzione nel quartiere. Se n’è andato nella notte tra il 18 e il 19 novembre. Aveva 83 anni, ne avrebbe compiuti 84 a dicembre (classe 1936) ed era rimasto vedovo cinque anni fa, anche allora ai primi di novembre, quando la sua adorata moglie Laura Occhioni era stata travolta da un camion mentre attraversava la strada davanti al loro negozio. Pochi mesi ancora e avrebbero festeggiato i 50 anni di matrimonio. Lascia i tre figli, Alessandro, Marcella e Raffaella, e i nipoti, ma lascia anche un grande vuoto nel quartiere e in tutta la città, dove era ben voluto, anche per quel suo carattere schietto e a volte spigoloso. Un vero bustocco e un punto di riferimento per Sant’Edoardo.

Un’istituzione del quartiere

Ora Peppino sarà lassù con la sua Laura. L’aveva vista volare via con i suoi occhi, quella mattina di novembre di cinque anni fa, davanti alla cartoleria. Una sofferenza incredibile che però Peppino aveva vissuto con grande dignità, abbracciato dall’affetto di tanti e dalla passione per il lavoro che lo faceva andare avanti. Giuseppe Tagliabue, per tutti solo Peppino, è stato per tanti anni vicepresidente dell’Ascom di Busto Arsizio e rappresentante di categoria degli edicolanti. Da sempre, con la moglie Laura, e ora con il figlio Alessandro e la nuora Maria Rosa, gestiva la cartoleria-edicola di famiglia sul viale Alfieri, già cartoleria Cittelli dal nome della madre di Peppino (era lì sul lavoro che i due si erano conosciuti). All’inizio di quest’anno aveva lanciato l’idea a livello nazionale di dedicare una giornata agli edicolanti, colpiti anch’essi dalla crisi dell’editoria. Aveva proposto una patrona per loro: la Madonna dell’Aiuto, venerata proprio nella “sua” Busto Arsizio.

Al suo nome sono legate tante battaglie del quartiere e interventi di ordine sociale. Per Sant’Edoardo, Peppino Tagliabue, rappresentava una sorta di portavoce delle istanze del quartiere e non solo. Negli ultimi mesi si era speso contro il progetto delle piste ciclabili che il Comune vorrebbe realizzare utilizzando i marciapiedi di viale Alfieri.  Sant’Edoardo e l’intera città perdono una figura di spicco, come forse non ce ne sono più.

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