Shopping online, nasce Varezon per sostenere i negozi della Città Giardino

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VARESE – «A Natale sostieni chi ti è stato sempre vicino»: è questo l’invito di Varezon, iniziativa spontanea che si ispira alla più grande piattaforma di e-commerce e da oggi, giovedì 19 novembre, promuoverà a Varese l’acquisto nei negozi di prossimità che esporranno il relativo banner. A coordinare il progetto è la Pro Loco, che sul proprio sito www.provarese.it ha messo a disposizione dei commercianti della città una vetrina alla voce “shops”, offrendo la possibilità di acquistare direttamente online.

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La stella cometa e la mano tesa

Obiettivo di Varezon è sostenere il territorio e le economie locali: nel logo, che ricorda quello della piattaforma Amazon, il sorriso è stato sostituito da una stella cometa, simbolo di speranza, mentre la sua coda è diventata una mano tesa, a identificare un aiuto sostanziale. «Ci siamo uniti in pacifica dimostrazione al fine di sensibilizzare i cittadini di Varese», hanno spiegato i “Varezon Boys” nel loro appello alla Pro Loco. «Le nostre attività stanno soffrendo e i nostri clienti sono continuamente spinti all’acquisto di prodotti su piattaforme online che spesso non hanno sede in Italia, con quello che ciò comporta. Le martellanti campagne mediatiche condizionano gli acquisti delle famiglie. Ognuno di noi ha nel suo piccolo un sito funzionale, una seconda vetrina virtuale, ma non abbiamo la forza di emergere: per questo motivo abbiamo ironicamente ideato Varezon, una sorta di negozio virtuale di prossimità che offre i prodotti dei nostri commercianti».

Un’operazione di guerrilla marketing

Il periodo di Natale è strategico per il bilancio dell’intero anno: «Molte delle nostre attività non sopravviveranno comunque, ma se questa opera di sensibilizzazione avrà un minimo riscontro potrebbe salvare qualche posto di lavoro in più. L’amministrazione pubblica, a tutti i livelli, fatica a dare sostegno; sembra non voler rinunciare alle tasse sia nazionali che locali, ampliando il divario tra partite Iva e posto fisso, garantiti e non garantiti. Il decreto Ristori ci darà le briciole per la limitata sopravvivenza ma non sarà la cura: l’antidoto dovremo trovarcelo da soli cambiando modello di business e uscendo dalle nostre aree di comfort. Le associazioni di categoria ci stanno supportando ma la burocrazia che sono costrette ad affrontare vanifica i risultati; in altri casi sono celebrative di loro stesse. Per questa ragione abbiamo deciso di muoverci in modalità non convenzionale con una operazione di guerrilla marketing invasiva in città, che ci auguriamo non porti disturbo ai cittadini di Varese ma sappia cogliere la loro naturale curiosità».

Varese, anche la Pro Loco scende in piazza al fianco dei commercianti

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