Busto, rifiuti sparsi a Sacconago. Agesp prepara le guide multilingua

castano rifiuti polizia

BUSTO ARSIZIO – Rifiuti sparsi ovunque, ma per risolvere il problema di via XI febbraio a Sacconago, Agesp ora si cambia lingua. Ci sono giorni che la via in questione assomiglia un po’ a un campo di battaglia: sacchi della spazzatura trascinati in strada e sventrati dal passaggio di auto e pullman, con gli scarti sparsi ovunque. I cittadini si sono più volte lamentati del degrado e in Agesp conoscono bene la situazione, tanto che, a ogni richiesta della gente, sono intervenuti per porre rimedio allo scempio. Ma tutto questo non è stato sufficiente, tanto che negli uffici di via Marco Polo ora si sta pianificando un nuovo piano d’azione nella speranza di risolvere la situazione.

Il problema
Lo spargimento dei rifiuti in mezzo alla strada avviene principalmente nei giorni di raccolta. Via XI febbraio è un budello che taglia in due il rione per sbucare in via Magenta. Una strada alquanto stretta e dove anche i mezzi della raccolta rifiuti di Agesp fanno fatica a fare manovra. Per tale motivo, in accordo con la polizia locale è stata individuata un’area di conferimento dei sacchi al fine di velocizzare la raccolta, ma soprattutto evitare che l’immondizia venisse posizionata a bordo strada, dove spesso viene “travolta” e trascinata dai mezzi di passaggio. Insomma una soluzione non certo comodissima per l’utenza, ma che, qualora rispettata, dovrebbe evitare la strage di immondizia. Purtroppo ciò non accade: i sacchi non vengono conferiti dove dovrebbero e così, con una certa frequenza, il problema per la gente che deve convivere con il degrado e per Agesp che deve porre rimedio, si ripropone. Pare che a monte di tutto ciò ci sia una questione di lingua. Nella via, infatti, risiedono molti cittadini stranieri, i quali, si presuppone abbiano qualche difficoltà con l’italiano e quindi a capire con precisione come differenziare con correttezza l’immondizia, quale sia il calendario dei ritiri e le modalità di esposizione dei sacchi.

busto rifiuti agesp 1Guide multilingue in arrivo
«Siamo a conoscenza della problematica – spiegano l’amministratore unico Silvia Gatti e il direttore generale di Agesp spa Gianfranco Carraro – Abbiamo anche cercato una soluzione per superare le difficoltà legate alla conformazione di quella strada e allertato i nostri operatori a prestare grande attenzione quando passano in quel punto». Insomma le hanno quasi tutte. Anche la presenza dei vigili e le sanzioni ai trasgressori, due soluzioni che hanno avuto effetti temporanei. «In ogni caso non ci arrendiamo e ogni volta che arriva una segnalazione interveniamo per porre rimedio». E ora in Agesp, dopo aver valutato la situazione, hanno deciso di tentare un’altra via: «Sappiamo che in quella via risiedono molti stranieri – spiegano Gatti e Carraro – Per questo stiamo traducendo le modalità di differenziazione, di esposizione e di raccolta dei rifiuti in più lingue, al fine di aiutare chi ha difficoltà con l’italiano a comprendere cosa deve fare. Abbiamo deciso questo poiché lo stesso problema lo abbiamo rilevato anche dove aprono alcuni ristoranti cinesi».

C’è anche l’app
Per chi invece non ha problemi con l’italiano, ma ha dubbi su come si differenziano alcune tipologie di rifiuto, Agesp ha elaborato un’app gratuita con una sezione intitolata “dove mi butto” e che, qualora consultata, è in grado di dare il giusto suggerimento ed evitare l’errore. Un servizio questo che può funzionare anche da promemoria per conoscere il calendario dei passaggi degli operatori.

 

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