BUSTO ARSIZIO – Convocazione alle 18, ma «la seduta terminerà entro le ore 19.20». Commissioni consiliari con il conto alla rovescia impostato a Palazzo Gilardoni, per evitare di tenere accesi i caloriferi. Le sedute degli organismi consultivi del consiglio comunale continueranno a riunirsi anche in presenza, ma tassativamente al martedì e al giovedì, e con il timer che scandirà il countdown per far “sloggiare” i commissari in tempo per la chiusura del portone del Municipio, fissata alle 19.30 nei giorni in cui gli uffici comunali fanno orario di apertura pomeridiana.
Orari contingentati
Sono le misure prese nell’ambito della campagna per il risparmio energetico: con la riduzione degli orari degli uffici comunali, per cui ha fatto le spese l’apertura al sabato mattina dell’ufficio anagrafe, la “scure” del risparmio energetico si è abbattuta anche sulle riunioni delle commissioni consiliari. Inizialmente si era ipotizzato di spostarle in blocco sulla piattaforma online, come ai tempi del lockdown, però considerando che il presidente della commissione e il segretario verbalizzatore sarebbero comunque dovuti rimanere in Comune, si è optato per una soluzione di compromesso. Commissioni in presenza, ma con gli orari contingentati: inizio anticipato alle 18 e chiusura tassativa alle 19.20, in tempo per far uscire tutti entro le 19.30, quando la caldaia si spegne.
Commissione in due tranches
Il problema è che i consiglieri saranno chiamati a contingentare anche i loro interventi, per evitare di “sforare”, come per le trasmissioni televisive: già la commissione bilancio di stasera, 22 novembre, avrà inevitabilmente una “coda” giovedì, sempre dalle 18, per smaltire il corposo ordine del giorno, che comprende proprio un’interrogazione del PD sul tema del risparmio energetico, ma anche sconto Tari e variazione di bilancio. «Una follia – protesta il consigliere della Lista Antonelli Matteo Sabba – per un presunto risparmio si spendono soldi di gettoni, straordinari e permessi per una doppia convocazione della commissione».