Confonde il poliziotto con il barista. Ubriaco al volante denunciato a Busto

BUSTO ARSIZIO – «Lei ha bevuto?». Una domanda piuttosto retorica formulata da un agente di polizia a un automobilista appena fermato per un controllo che ottiene, però, la risposta che non ti aspetti: «No, grazie. Sono a posto». Al di là del fatto che le parole del 30enne sudamericano al volante hanno chiarito al di là di ogni dubbio la situazione al poliziotto, l’episodio si presta a una certa ilarità.

Denunciato per guida in stato d’ebbrezza

Il 30enne probabilmente era convinto che il capo equipaggio della volante del commissariato di Busto Arsizio gli stesse cortesemente offrendo un bicchiere. A quanto pare l’automobilista ha inteso soltanto il concetto di bere e, forse in un barlume di lucidità improvvisa, ha rifiutato non volendo arrivare al limite. Un limite, in realtà, abbondantemente già superato. Dopo essere stato fermato a Busto Arsizio, infatti, il 30enne è stato sottoposto ad alcoltest rivelando un tasso alcolemico pari a 2,5 a fronte di un massimo consentito dalla norma pari a 0,50. Cinque volte quanto permesso, insomma. Per l’automobilista sono quindi scattati la denuncia per guida in stato d’ebbrezza, il ritiro della patente e, naturalmente, la sanzione per aver violato i divieti Covid. Ubriacarsi non è necessità inderogabile che permetta di andare a spasso. Anche perché lo si può fare comodamente sul divano della propria abitazione.

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