La scomparsa a Gallarate di Aldo Tranchinetti. Aveva 79 anni

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GALLARATE – E’ morto Aldo Tranchinetti, 79 anni il prossimo 31 marzo, rappresentante di una generazione di commercianti gallaratesi che hanno contribuito alla crescita economica e sociale della città. Tranchinetti era ricoverato all’ospedale Sant’Antonio Abate da mercoledì scorso per essere sottoposto a un’operazione chirurgica alla cistifellea. Stamane, venerdì 19, il suo cuore ha cessato di battere. Lascia la moglie Rosanna, i figli Silvia e Andrea e cinque nipoti. I funerali si terranno lunedì alle 14 nella basilica di Santa Maria Assunta.

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Una vita straordinaria. Non certo o non tanto per la sua attività professionale nella storica azienda di famiglia, la Milani e Tranchinetti, marchio di un “ingrosso” di abbigliamento e di una catena di negozi al dettaglio che fino a qualche anno fa hanno fatto la differenza nello specifico settore, quanto per la sua passione per il cabaret, la musica country e per l’amicizia con artisti del calibro di Giorgio Gaber e Enzo Iannacci.

Un personaggio, Aldo Tranchinetti. Con la sua inconfondibile chioma bianca appariva regolarmente in prima fila a Zelig o a Striscia la Notizia. Prima ancora lo si vedeva spesso al Derby di Milano o al Caffè Teatro di Verghera di Samarate. C’erano comici tra i più noti che lo reclamavano alle “prime” dei loro spettacoli per avere da lui un giudizio. Che più facilmente si trasformava in una sentenza. Appartenente a quella schiera in veloce ridimensionamento delle persone perbene, ricche di umanità, non si è mai fatto vanto delle sue frequentazioni nel mondo dello spettacolo. Anzi.

Capace di fare un “salto” in Texas per assistere a un concerto di un cantautore conosciuto solo a lui, che riteneva, magari senza sbagliare, meglio di Bruce Springsteen, Aldo Tranchinetti non si è mai nascosto quando c’era da aiutare un amico in difficoltà. Una generosità, la sua, incondizionata. E una modestia che sfiorava una profonda timidezza. Al punto da arrossire quando Gaber, durante i concerti, gli dedicava “Il mio amico Aldo”.

Appassionato anche di ciclismo ha fondato e presieduto il club Chiappucci, che riuniva i tifosi di Claudio Chiappucci. La sede era nel mitico bar Ferrari di via XX Settembre, dirimpetto al “Tutto nuovo”, uno dei negozi gestiti direttamente da Tranchinetti. “Ho avuto modo di conoscerlo anni fa” ricorda Fabrizio Iseni, editore di Malpensa24 “Una persona davvero speciale. Fu lui ad agevolare la collaborazione del vignettista Valerio Marini con il nostro giornale. Sono davvero addolorato per la sua scomparsa”.

Ci mancherà. Mancherà soprattutto al mondo del cabaret, dove conosceva tutti, ma proprio tutti. E tutti lo conoscevano. Stavolta sarà lui ad essere salutato con un applauso, dopo i tanti che Aldo Tranchinetti ha indirizzato agli amici comici e musicisti. Un applauso e un sorriso, quello che non mancava mai sul suo viso.

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