Somma, stranieri abusivi in via Garibaldi. I residenti: «Impossibile vivere»

somma abusivi via garibaldi

SOMMA LOMBARDO – «Qui la situazione igienico-sanitaria è degradante: sembra di vivere in una discarica a cielo aperto». A parlare sono alcuni residenti in un cortile della centralissima via Garibaldi a Somma Lombardo, che esasperati riaccendono i riflettori sull’occupazione abusiva di diversi appartamenti dell’edificio. Non è polemica, ma «un grido d’aiuto», provocato – raccontano – dalle sempre più frequenti risse notturne, dalle urla e dai rifiuti accumulati negli angoli. «Sono due anni che andiamo avanti così, ora è insostenibile».
Un problema che peraltro non è nuovo in città. La scorsa estate infuocò il dibattito della campagna elettorale.  Da una parte c’era la Lega, che aveva sollevato la questione per voce dell’allora candidato sindaco Alberto Barcaro, oggi capogruppo di opposizione. Dall’altra, l’attuale maggioranza del sindaco Stefano Bellaria, che aveva replicato, certo, ma senza smentire la presenza degli abusivi nel cuore del centro storico. Ma ora la politica sembra essersi dimenticata di via Garibaldi. I residenti non ci stanno e alzano la voce. Con una domanda precisa: «Perché nessuno interviene?».

Molti tentativi, «nessun risultato»

Non è più tempo di fare polemica, ora «vorremmo una soluzione». Così alcuni residenti: «Abbiamo deciso di prendere casa qua perché era un posto tranquillo, perché ovviamente ci piaceva». Ma sembra che negli ultimi anni la situazione sia cambiata. «Ci sono frigoriferi, materassi e motorini abbandonati. Ma anche mozziconi di sigarette ovunque e mascherine usate sparse in giro. D’estate non è raro vedere dei topi fra i rifiuti». Un’immagine poco piacevole, non c’è dubbio. E che rischia di abbassare il pregio che invece meriterebbe uno degli angoli più caratteristici del centro. Ma non è solo una questione di decoro estetico. Infatti sono diversi i disagi, fra tutti spiccano «le risse e le urla che ci svegliano la notte». Non sono bastate nemmeno le restrizioni anti-Covid, che da un anno a questa parte limitano la libertà di tutti. «Durante il lockdown – proseguono – vedevamo gente che continuava a entrare e uscire dagli appartamenti, senza considerare le norme di sicurezza. E ancora oggi, molti non usano nemmeno la mascherina». In queste condizioni, non sono mancate le richieste di aiuto al Comune. «Abbiamo inviato diverse mail agli uffici. Ma non abbiamo mai ricevuto una risposta». Fra le ipotesi, anche quella di rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione da soli, visto che «alcuni hanno pensato di mettere, a spese proprie, un cancello per chiudere la corte». Anche in questo caso, non è stato possibile. Molti tentativi, «ma nessun risultato».

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«Insostenibile»

Tra i timori a esporsi e i dubbi su come possano gestire gli appartamenti, i residenti cercano un appiglio dalle istituzioni. E per trattare un argomento che in passato è già venuto a galla. A dare il la era stato Barcaro, durante la conferenza stampa pre-elettorale dello scorso settembre, indetta sotto il gazebo in area mercato. «In un cortile di via Garibaldi – aveva detto il capogruppo leghista – alcune case che sono all’asta sono state occupate da extracomunitari. E l’amministrazione è sicuramente al corrente di quanto avviene lì dentro: perché non è intervenuta in alcun modo per risolvere il problema di carattere sociale, igienico-sanitario e di sicurezza?». Chiamata in causa, era arrivata subito una replica dal centrosinistra, per voce del primo cittadino: «È dovere di ogni consigliere segnalare a chi di competenza episodi di questo tipo. Ma non è utile strumentalizzarli per la campagna elettorale».
Le elezioni sono ormai un ricordo lontano, ma i problemi restano. E chi li vive ogni giorno è al limite dell’esasperazione: «La situazione è diventata insostenibile».

«La giunta era a conoscenza degli abusivi a Somma. Perché non è intervenuta?»

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