Filosofarti, ogni volta tutto esaurito. Grande attesa per Cacciari a Gallarate

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GALLARATE – Grande successo per Filosofarti, che nell’edizione 2019, incentrata sul tema del dialogo, sinora ha registrato il tutto esaurito per ogni evento. La rassegna dedicata alla filosofia, che coinvolge Gallarate, Busto Arsizio e Varese, ha avuto inizio domenica 17 febbraio e proseguirà fino a venerdì 8 marzo. C’è grande attesa, e richiesta, per la lezione magistrale di Massimo Cacciari, dal titolo “Significato e crisi della democrazia” in programma lunedì 4 marzo alle 21 al Teatro delle Arti di Gallarate. Cristina Boracchi, dirigente scolastico del liceo Crespi e organizzatrice del festival, ha fatto il punto della situazione.

Si è aperta un territorio più vasto

«C’è il tutto esaurito per ogni appuntamento, ma siamo sempre riusciti a collocare tutti. In ogni caso facciamo le dirette di ogni incontro, che possono poi essere viste anche da chi non è riuscito a entrare» ha precisato Boracchi. Che ha tirato un primo bilancio della manifestazione: «Finora ha avuto successo ogni iniziativa, sia che fosse pensata per un pubblico più limitato che per uno più ampio. Quanto ai numeri più alti siamo arrivati a seicentotrenta posti in sala al Sociale per Umberto Galimberti, e abbiamo sempre riempito i cinquecento del Teatro delle Arti. Purtroppo qualche volta abbiamo anche dovuto chiedere, a chi interveniva non prenotato, di ascoltare in differita, perché facciamo le registrazioni e poi le mettiamo nel nostro sito. La rassegna sta avendo un grande successo, come del resto negli anni scorsi. Nel 2019 forse di più perché si è aperta molto a un territorio sempre più vasto, richiamando pubblico da Cremona, Bergamo, Brescia, dal Piemonte, dall’Emilia Romagna e anche dal Veneto. C’è stato un coinvolgimento fortissimo del Nord Italia. Come anche, naturalmente, un aumento di contatti della nostra pagina facebook che hanno toccato i duemilacinquecento. È anche chiaro che i personaggi più noti al grande pubblico hanno riscosso maggiore attenzione, ma non a caso la logistica è stata pensata proprio per accogliere un pubblico più vasto».

I prossimi appuntamenti: Fini, Mancuso, Morazzoni

«Per quanto riguarda i prossimi incontri, sempre alle 21, si continuerà con Massimo Cacciari che lunedì 4 marzo al Teatro delle Arti rifletterà sul tema della democrazia, partendo da come è nata e si è evoluta nella classicità, non solo greca ma anche romana. Perché il suo concetto ha a che fare con la ricerca comune del sapere, della bellezza, e quindi dell’utile comune. Seguirà, martedì 5 al Maga, Massimo Fini che dialogherà sul tema del lavoro, della disoccupazione e della precarietà con affondi nella contemporaneità. Un appuntamento fondamentale sarà quello di mercoledì 6 al Salone Estense di Varese con Vito Mancuso, teologo e filosofo, che affronterà la questione della conversione delle religioni, su come cioè possano convergere verso valori o significati comuni. Il finale sarà venerdì 8 marzo, sempre al Maga, con Marta Morazzone, premio Campiello che, insieme a Michele Fazioli che da tempo si occupa delle prefazioni dei suoi testi, tratterà del metodo dell’invenzione. La festa della donna sarà anche l’occasione per donare un omaggio floreale alle prime trenta che faranno il loro ingresso in sala».

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