Busto, vandali denunciati. Antonelli: «Voglio le scuse e un assegno per i danni»

busto vandali antonelli

BUSTO ARSIZIO – «Li abbiamo presi». E’ il sindaco di Busto Emanuele Antonelli a sottolineare l’esito dell’intervento che è però stato portato a termine questa notte dalla squadra volante del commissariato di polizia di Stato di Busto Arsizio. Quattro vandali, quattro ragazzini, il più piccolo ha appena 15 anni, colti sul fatto mentre rompevano fioriere, ribaltavano cassonetti della spazzatura, danneggiavano panettoni anti sosta in cemento e cartelli stradali. A prenderli sono stati gli agenti bustocchi che li hanno denunciati per danneggiamento e, in un caso, anche per ubriachezza molesta visto il pietoso stato nel quale versava il ragazzino.

«Grazie ai nostri angeli custodi»

«Grazie ai nostri angeli custodi, le forze dell’ordine, che, detto fatto, ieri notte hanno colto in flagranza dei “bravi ragazzi” – scrive con severa ironia il primo cittadino – che stavano, per l’ennesima volta, distruggendo gli arredi della nostra città». A dare l’allarme è stato un residente che ha visto quello che il branco di sciocchi stava facendo e ha chiamato il 112. Non solo: l’uomo li avrebbe anche ripresi con il telefonino nella manciata di secondi che ha separato la chiamata dall’arrivo degli agenti. Sul chi abbia fatto che cosa, insomma, ci sarebbero ben pochi dubbi viste le immagini riprese in video. Ed è sempre Antonelli a rincarare la dose. Il primo cittadino, che un paio di settimane fa aveva definito «Stronzi» i vandali che allora si erano dati alla pazza gioia in centro (non è detto che si tratti degli stessi ragazzi, gli accertamenti sono in corso)  chiama in causa anche i famigliari dei baby teppisti. E del resto oggi tutti, nessuno escluso, hanno fatto lo stesso sui social. La domanda, comprensibile, per tutti era: «Ma i genitori dov’erano? Non si sono accorti di nulla? Facciamoli risarcire i danni causati dai figli». Ed è in questo solco che Antonelli interviene: «Non appena in possesso dei nomi, li inviterò personalmente in Comune, insieme ai loro genitori, per chiedere, a nome di tutti i cittadini di Busto Arsizio, le scuse ufficiali e ritirare l’ assegno dei costi che il Comune dovrà sostenere per rimettere a nuovo gli arredi danneggiati». Di fatto se le scuse dipenderanno molto dal senso civico di genitori e figli, il risarcimento, posto che i ragazzi sono stati denunciati dipenderà da un giudice in sede processuale. 

Il vicesindaco: «Scatole piene»

Anche il vicesindaco Isabella Tovaglieri ha espresso parole di condanna: «Busto Arsizio non ne può più degli incivili che si divertono a danneggiare la cosa pubblica nel centro della città e che il sindaco Antonelli aveva definito con parole estremamente efficaci e condivisibili. Sappiano costoro che nella nostra città sono persone non gradite. Questa volta per fortuna ci ha pensato il decreto sicurezza con il daspo urbano inflitto a questi soggetti
che non meritano altro che la pubblica indegnità. Ringrazio le forze di polizia che hanno prontamente colto sul fatto gli autori di questo ennesimo attacco nei confronti della città e di tutti i cittadini onesti e di tutte le persone per bene che rispettano le regole e che non possono tollerare questa deriva. Sono certa che questa volta anche gli esponenti dell’opposizione, sempre così celeri e tempestivi nel criticare le prese di posizione del sindaco e dell’amministrazione comunale, esprimeranno la loro soddisfazione per questa brillante operazione contro i vandali».

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