Caffè d’asporto: Il 25% dei bar della provincia di Varese ha attivato il servizio

asporto bar provincia Varese

VARESE – La partenza del servizio di asporto, in provincia di Varese dà risultati incoraggianti: lunedì 4 maggio, primo giorno dopo il lockdown, si sono fatti trovare pronti e hanno subito aderito il 20 per cento dei bar e pub e il 10 per cento di ristoranti e pizzerie. «E martedì la percentuale è salita del 5 per cento».

La percentuale si sta alzando

Giordano Ferrarese, presidente provinciale di Fipe e consigliere nazionale della Federazione pubblici esercizi, commenta la partenza del servizio d’asporto, previsto dall’ultimo DPCM firmato dal premier. «Per il momento», aggiunge, «l’asporto è stato attivato soprattutto dalle attività a conduzione famigliare, ma so che altri si stanno organizzando e che entro il fine settimana, in previsione del week-end della Festa della Mamma, la percentuale delle adesioni si alzerà sensibilmente».

Un piccolo segnale, ma serve ben altro

Ferrarese, in piena sintonia con il presidente nazionale Lino Stoppani, continuerà comunque a portare avanti le istanze della categoria, tra le più massacrate dal lockdown: «Ribadisco la necessità della sospensione, e non della proroga, per tutto il 2020 di tasse e imposte comunali. A ciò vanno poi aggiunti dei contributi statali a fondo perso che ci consentano ad esempio di pagare gli affitti dei locali e di applicare tutte le norme di carattere igienico-sanitario che saremo chiamati a rispettare, a tutela nostra e dei clienti». Altre richieste rimesse sul tavolo, sono quelle della cancellazione del plateatico (o almeno di una forte riduzione) e quella di potere tornare a usufruire dei voucher, quelli adottati fino al 2016.

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