Caianiello: “Legalità richiesta ai nomadi, non agli ingegneri della Gallarate bene”

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GALLARATE – Se lo scrive Nino Caianiello , dominus di Forza Italia a Gallarate e in provincia di Varese, non si può far finta di niente. Testuale dal suo post domenicale su Facebook: “Per Gallarate, l’auspicio (per il nuovo anno, ndr) è che la politica possa tornare a battere un colpo, invece di trincerarsi dietro ai funzionari e alle norme, in base alle convenienze del momento”. Messaggio soltanto all’apparenza criptico. Caianiello ha nel mirino la giunta del leghista Andrea Cassani, sostenuta anche dai berlusconiani. Possibile? Sì, se l’obiettivo di Caianiello è Edoardo Guenzani, l’ex primo cittadino di centrosinistra che ha avviato due azioni di responsabilità contro enti presieduti in passato proprio dal plenipotenziario forzista: il Seprio Park e la multiservizi Amsc.

Legalità di lotta e di governo

Rospi che Caianiello non riesce a mandar giù, evidentemente. Al punto da ritirarli in ballo appena gli capita l’occasione. Per dire cosa? “Che la legalità è nulla se non è praticata tutti i giorni e perseguita con tutti, senza distinzioni. Vogliamo forse dire che la legalità si applica agli ‘zingari’ tanto vituperati, ma non agli ingegneri della Gallarate ‘bene’? C’è forse una legalità di lotta e una di governo? Una che serve a racimolare consensi di pancia e un’altra utile a costruirsi presunte benevolenze sottobanco?”  Poi ancora: “Sentiamo in questi giorni invocazioni a guardare avanti invece che rinvangare il passato. Scurdammoce ‘o passato, adesso?”
Caianiello non nomina mai il sindaco né il predecessore Guenzani. Ma sono loro i protagonisti della “lenzuolata” domenicale su Facebook, un’interminabile esternazione che affronta, manco a dirlo, questioni politiche a 360 gradi.

Il Comune si faccia risarcire

E allora, che cosa va cercando l’ex presidente di Amsc? In sintesi e al netto di fallaci interpretazioni, chiede un intervento risarcitorio per i soldi pubblici spesi nell’azione di responsabilità persa in giudizio dal Comune per il Seprio Park. Chiede che il Comune metta all’angolo Guenzani per il famoso palazzo di via Montello, ritenuto in parte fuori legge e dove egli ha lavorato come ingegnere strutturista. Chiede che si faccia luce sull’esproprio dei terreni Crespi, vecchia questione, avviata all’epoca in cui Guenzani era assessore all’Urbanistica, che è costata un pacco di euro a Palazzo Borghi. Né più né meno quanto si era già sentito in consiglio comunale in un’interrogazione firmata, guarda caso, dal gruppo forzista.

I soldi sperperati dalla politica

“Quei soldi di tutti (riprendiamo dal post, ndr) valgono forse meno di quelli delle bollette non pagate nel campo di via Lazzaretto? E perché si rimane inerti quando si devono recuperare i soldi sperperati dalla politica, e invece si agisce con sollecitudine quando a finire in mezzo a una strada, e alla mercé di avvocati senza scrupoli, sono 70 cittadini gallaratesi, per metà minori e anziani, la cui unica colpa è di essere parte di una comunità che non ha ‘padrini’ politici?”
Sia chiaro, la giunta Cassani non subirà contraccolpi da simili, pesanti considerazioni. Caianiello dirà che sono commenti personali e che Forza Italia non c’entra. Se lo dicesse però non gli crederemmo. Di sicuro, il centrodestra gallaratese è saldo (non ha alternative), ma il personale rapporto di Nino Caianiello col sindaco Cassani non può dirsi sereno. E lui, almeno fino a prova contraria, ha ancora un ruolo ben preciso nelle cose della politica locale. E le parole hanno un peso.

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