Caianiello verso i domiciliari. Ma gli interrogatori andranno avanti comunque

Caianiello amici riesame carcere

GALLARATE – Depositata l’istanza con richiesta di scarcerazione, o in subordine di attenuazione della misura di custodia cautelare con detenzione ai domiciliari, per Nino Caianiello. Lo conferma il difensore Tiberio Massironi. Il Mullah è in carcere a Opera dallo scorso 7 maggio, da quando cioè l’inchiesta Mensa dei poveri, coordinata dalla Dda di Milano, si è abbattuta su Forza Italia in Lombardia cancellandola.

Interrogatori top secret ma la politica trema

Il parere del pubblico ministero Luigi Furno sulla possibilità (quanto meno per i domiciliari per l’ex plenipotenziario di Fi in provincia di Varese, che in carcere ha perso 20 chili) di veder tornare Caianiello a Gallarate è atteso entro oggi mercoledì 25 settembre, al massimo domani giovedì 26 settembre. Un parere che potrebbe essere positivo, a rigor di logica. Il Mullah, infatti, dopo aver adottato inizialmente la “linea dura”, negando ogni addebito e dichiarando di non aver mai intascato un euro, figuriamoci delle mazzette, avrebbe iniziato a collaborare. Da 15 giorni Caianiello sta parlando, protagonista di un interrogatorio fiume davanti ai pm fornendo, a quanto pare, risposte precise anche se i contenuti di queste risposte sono assolutamente top secret per il momento. Nulla trapela ma la politica sta seriamente tremando nell’incertezza. Interrogatori che andranno avanti anche qualora Caianiello ottenesse i domiciliari. Le “audizioni” davanti ai pm non sarebbero infatti per niente terminate.

gallarate caianiello domiciliari interrogatori – MALPENSA24