Il campionato riparte nonostante il Coronavirus. Perché il Calcio è così miope?

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I numeri del contagio continuano a essere estremamente negativi. Il bollettino quotidiano di guerra è impressionante. Tutti gli sport principali hanno deciso saggiamente di chiudere la stagione anzitempo. Tutti tranne il calcio. Il più ostinato. Il più miope. Il più pericoloso e illogico. Il paese si paralizza, completamente anestetizzato eppure il calcio sembra fregarsene. Si pensa a come aggirare l’ostacolo pandemia con ogni accorgimento più o meno plausibile. Alcuni suggerimenti sono addirittura surreali, altri toccano vette assolute di comicità. Ma in nome del business si calpestano dignità e salute. Anche quelle degli atleti ai quali è stata prospettata l’opportunità di scendere in campo senza pubblico. Come se quello fosse l’unico ostacolo pandemico. Bisognerebbe capire come potranno giocare 22 persone contemporaneamente in un campo di calcio. Come si potranno rispettare le distanze sociali. Ad esempio su un calcio d’angolo? E in barriera? Sarà la volta buona che sui calci piazzati ci si sistemerà senza l’intervento arbitrale anche a 10 metri di distanza. E i tackle? E le marcature? E in panchina, come ci si piazzera’? E negli spogliatoi? I giocatori torneranno a casa dalle loro famiglie e dunque il rischio di poter incorrere anche per terze relazioni a un contagio, esiste, oppure no? A meno che per tre mesi non li si faccia vivere in ritiro in un convento. Ciascuno in un posto diverso, con staff annesso. Altrimenti le possibilità di essere contagiati sono altissime. Perché se la programmazione del calcio è solo cancellare le partite da disputare sui campi di grande contagio, Veneto, Emilia, Lombardia e Piemonte, allora non partiamo benissimo. Andrà tutto bene? Speriamo, ma al momento le cose sono andate tutto fuorché bene e parecchio male per tantissimi. Eppure la miopia di dirigenti e molti giornalisti rischia di essere un pericolo ancora più devastante del virus stesso. I virologi predicano cautela, tutti i principali eventi di sport mondiale, compresa l’olimpiade, sono stati azzerati. Ma il calcio no. Loro si sentono più intelligenti e ovviamente invincibili.

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